Tanti emendamenti giudicati “inammissibili” e stop al vincolo all’Ippodromo di Tor di Valle. È partita ieri a corsa al voto che oggi determinerà il pubblico interesse per il nuovo Stadio della Roma. Una maratona iniziata ieri pomeriggio, con il Soprintendente unico di Roma Franco Prosperetti che ha negato – in sostanza – l’esistenza quel vincolo perorato con forza dell’ex Soprintendente Margherita Eichberg. Una posizione rilasciata a margine di una commissione regionale sul tema che potrà essere formalizzata solo nella nuova Conferenza di Servizi.
In tutt’altra location si è decisa la tagliola ai 163 emendamenti presentati alla delibera, “un’esecuzione” notturna che ha come obiettivo l’accelerazione dei tempi per la votazione del pubblico interesse per il progetto bis di Tor di Valle. Alla fine di emendamenti ne restano pochi più di cinquanta, uno dei quali – con buone possibilità di passare – riguarda l’istallazione di impianti microeolici nella nuova Tor di Valle.
Ma le questioni aperte sono ancora molte, da quei 30 milioni di ammanco denunciati dal gruppo consiliare PD e raccontati da Radiocolonna, alla cancellazione del Ponte del Congressi che solleva dubbi sul fronte della viabilità. Temi che però – rispetto alla votazione di oggi – passano inevitabilmente in secondo piano.