Steve Aoki, l’arte della consolle al Gay Village

Il grande dj statunitense al Parco del Ninfeo: s'illumina l'estate romana

Scenografie da sballo, torte in faccia e tanto divertimento nella tappa romana di Steve Aoki. Il re statunitense dell’EDM ieri è sbarcato al Gay Village per un’incredibile show che ha illuminato fino a tarda notte il Parco del Ninfeo all’EUR. Un appuntamento d’eccezione dell’estate romana 2017 che ha portato nella Capitale uno dei più rinomati e ricercati dj internazionali. Steve Aoki non è un disk jockey qualunque. Ex musicista punk, inserito tra i 250 migliori scacchisti al mondo e figlio di un wrestler, Aoki è una figura eclettica che ha trovato nella consolle la propria consacrazione e ispirazione. Tante le caratteristiche che lo rendono un personaggio unico. Intanto l’aspetto orientale che ricorda molto Sean Lennon, il figlio di Yoko Ono e del Fab Four.

Ma soprattutto la simbiosi con il pubblico, come quella avuta ieri sera con i tantissimi ragazzi presenti nell’unica sala allestita per l’evento.

Tante le hit famose suonate al Parco del Ninfeo, da Just Hold On a Free the Madness.

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