Un drone sorvolerà nei prossimi giorni il litorale di Anzio. La sua missione sarà quella di effettuare dei rilievi per monitorare l’evoluzione dell’erosione costiera causata dalle forti mareggiate dello scorso inverno. Oltre a fornire dati sullo stato delle spiagge, il drone potrà anche raccogliere dati sulle aree a rischio idrogeologico e sulla presenza di amianto nelle coperture degli edifici.
Questo progetto è previsto dal protocollo “Utilizzo sperimentale di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) per il monitoraggio e la tutela del territorio della Regione Lazio”, che è stato sottoscritto tra il Consiglio regionale del Lazio e la società specializzata romanaU-Avitalia.
Per la prima volta in una regione italiana vengono utilizzate le più innovative tecnologie, quali appunto i sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, nel monitoraggio dell’erosione costiera, del dissesto idrogeologico e della rilevazione termica e mappatura delle coperture in amianto in Zona Sismica 1. Un’innovazione importante per la prevenzione dei grandi rischi che può essere un modello per le altre regioni.
I voli saranno effettuati tramite droni multirotori e ad ala fissa, dagli esperti di Aerodron, società di Parma specializzata nell’acquisizione di informazioni per la tutela e la valorizzazione del territorio. L’attività si svolgerà in coordinamento con la torre di controllo del vicino aeroporto militare di Pratica di Mare. Da una quota operativa tra i 70 ed i 100 metri, il drone riprenderà una serie di immagini su circa 10 km di litorale di competenza comunale. Queste immagini saranno confrontate con altre riprese in precedenza da velivoli per aerofotografia dotati di camere multispettrali e con altre che potranno essere realizzate in future campagne di volo con droni.