Terremoto: 8 indagati per crollo del b&b in frazione Amatrice

Dovranno rispondere dei reati di omicidio e disastro colposo. Responsabilità anche a carico dei proprietari e dei gestori della struttura ricettiva.

Sono otto le persone che hanno ricevuto oggi dalla Procura di Rieti un avviso per conclusione delle indagini sul crollo del  b&b ‘La margherita” di Saletta, una delle frazioni di Amatrice maggiormente devastate dal sisma del 24 agosto 2016, nel quale morirono tre romani ospiti nella struttura.

Si tratta del progettista, dei tecnici del comune di Amatrice, di funzionari del Genio civile di Rieti, del titolare dell’impresa costruttrice e dei proprietari dell’immobile. Gli indagati dovranno rispondere dei reati di omicidio colposo e disastro colposo.

Le indagini, coordinate dai sostituti Luana Bennetti e Rocco Gustavo Maruotti, hanno accertato che il crollo del B&B fu causato dalla realizzazione – fra il 2003 e il 2008 – di alcuni lavori di ristrutturazione di una parte dello stabile e alla trasformazione in civile abitazione dell’adiacente fienile, al fine di rendere l’intero immobile idoneo ad ospitare una struttura ricettiva.

Gli inquirenti hanno appurato, inoltre, come tali lavori fossero stati eseguiti da una ditta costruttrice di Amatrice sulla base di un progetto che – non solo non era conforme alla normativa antisismica – ma che addirittura il progettista non avrebbe neanche potuto redigere, in quanto geometra, mentre questa era un’attività riservata ad ingegneri regolarmente iscritti all’albo.

I carabinieri del nucleo investigativo di Rieti hanno accertato che il tecnico – che era anche direttore dei lavori – per elaborare i calcoli strutturali del progetto, si fosse servito di una simulazione di richiesta ad un ingegnere del posto, depositandola poi all’insaputa di questo presso il Genio Civile di Rieti, per ottenere l’approvazione del progetto.

L’elaborato – alla luce delle risultanze della relazione del consulente tecnico nominato dalla Procura di Rieti – è risultato caratterizzato da numerosissimi errori sia di calcolo che di progettazione, come l’adozione esclusivamente di misure di ‘miglioramento sismico’, anziché di ‘adeguamento sismico’, che – viceversa – avrebbero dovuto essere attuate. Ma anche, la presenza di gravissime carenze inerenti la definizione dei materiali utilizzati e di un grossolano errore nella qualificazione della zona sismica del comune di Amatrice, presentando tutti i calcoli di verifica come se il territorio fosse ancora inserito in zona sismica 2 anziché 1. Macroscopiche violazioni che – sempre secondo gli inquirenti – non furono rilevate dai vari organi di controllo (comune di Amatrice e Genio civile) a cui fu sottoposto il progetto.

L’inchiesta ha individuato responsabilità anche a carico dei proprietari e dei gestori del b&b, che non potevano esercitare l’attività ricettiva all’interno di quell’immobile poiché allo stesso non era mai stata concessa l’abitabilità da parte del comune di Amatrice.

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