Il terrorismo minaccia Roma e la Capitale risponde. Barriere, blindati dell’esercito e presidi di pubblica sicurezza da tempo presidiano le zone più sensibili del Centro di Roma. Le misure non possono bloccare l’azione imprevedibile né di un lupo solitario, come accaduto alla Manchester Arena, o del commando che ha assaltato il Bataclan. Ma gli accorgimenti possono dissuadere uno squilibrato nel tentare il sequel di Nizza o della Rambla, dove veicoli lanciati a tutta velocità sulla folla hanno fatto una strage. Mentre via dei Fori Imperiali è sigillata sia nei pressi di largo Corrado Ricci che all’altezza di Colle Oppio e Palatino, diverso è il discorso per l’altra grande via turistica pedonale: Via del Corso.
La strada che unisce Piazza Venezia con Piazza del Popolo è più complessa da gestire rispetto a Via dei Fori Imperiali, con le sue traverse e l’esigenza di garantire una viabilità per camion, residenti, taxi e bus. Anche se l’effetto-fortino del Colosseo non sarebbe possibile, sorprende come i dintorni di Via del Corso presentino vari punti in cui i pedoni potrebbero essere esposti di fronte a un folle che decide di caricare la folla.
Il giorno monitorato è sabato. L’inizio della via, da Piazza Venezia, è aperto per garantire il passaggio dei bus che poi svoltano all’altezza di Via del Tritone. A Piazza Colonna, davanti al palazzo di Zara, è stata messa una camionetta per presidiare le sedi istituzionali e che non impedisce alle auto il passaggio.
Proseguendo, colpisce l’assenza di un blocco all’altezza di Via del Parlamento: da lì, fino all’angolo di Largo Goldoni dove è posizionata solitamente una macchina dei vigili, il passaggio è completamente libero.
L’esigenza di tenere aperta Via Tomacelli scopre il fianco sinistro e rende evidente come sia vulnerabile anche la celebre strada dello shopping romano, Via dei Condotti.
Più avanti troviamo forse il punto più controverso della strada. Siamo A Via dei Pontefici, il punto d’accesso – regolato con ztl – che collega Piazza Augusto Imperatore a Via del Corso.
Mentre sulla destra una gip dell’esercito presidia l’accesso, sulla sinistra c’è campo libero per tutto il tratto che porta fino a Piazza del Popolo, dove all’angolo con Via del Corso un blindato dell’Esercito presidia l’accesso in stile Colosseo.
L’allerta terrorismo in centro si fa sentire e lo conferma un fatto accaduto ieri al Pantheon, dove un ingenuo turista americano è stato denunciato per aver fatto volare un drone, violando così il divieto di sorvolo.