Terrorismo, per la Questura focus su centro storico e S. Pietro

Vigilanza rafforzata sui luoghi di Roma più frequentati, come il Colosseo

C’è anche l’intensificarsi dei bombardamenti in Libia alla base della decisione della Questura di Roma di rivedere il piano per la sicurezza nella Capitale, anche per evitare atti di terrorismo. Osservati speciali: il centro storico, in particolar modo il Colosseo, San Pietro e via del Corso, ma anche i centri commerciali e le stazioni. 

 

L’area di massima sicurezza di San Pietro è stata estesa anche ai Bastioni di Michelangelo interessati ad un massiccio afflusso ai Musei Vaticani. Rafforzata la vigilanza anche ad altri obiettivi religiosi, tra cui molte chiese, in varie zone, anche in periferia. Il Vaticano però, come in precedenza, ha chiesto una vigilanza discreta, evitando dunque di far percepire ai pellegrini una sorta di stato d’assedio. D’altronde l’affluenza durante questo periodo estivo è stata elevata. I partecipanti agli eventi del Giubileo oramai sfiorano i 13 milioni. 

 

E poi, il Colosseo. L’area attorno all’Anfiteatro è stata sottoposta a un regime di massima sicurezza con varchi controllati da contingenti delle forze dell’ordine il cui operato è reso ottimale dalla pedonalizzazione totale in atto in questo periodo. Discorso simile vale per gran parte del Tridente. “Via del Corso – sottolinea la questura – è stata suddivisa in tre sottosettori (Venezia-Chigi/ Chigi- Goldoni/Goldoni-Piazza del Popolo), ciascuno dei quali è controllato da pattuglie delle forze dell’ordine e militari dell’esercito che stazionano in forma fissa in largo Goldoni con visibilità e capacità d’intervento a 360 gradi”. 

 

Sono poi in corso contatti con i direttori dei maggiori centri commerciali per individuare, durante sopralluoghi notturni, modalità operative di collaborazione e gestione di possibili scenari di crisi. L’ordinanza del questore prevede anche il rafforzamento dei controlli presso gli imbarchi e sbarchi turistici soprattutto quelli interessati alle navi da crociera. Rafforzata inoltre, l’ attività di bonifica di insediamenti abusivi sugli argini del Tevere ed in tutte quelle località dove ci sono insediamenti abusivi. (Alg)

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