E’ vera e propria “emergenza topi” nella capitale. A denunciarlo in una nota il Codacons, “dopo che l’altro ieri due biglietterie dell’area archeologica in Piazza del Colosseo sono rimaste chiuse al pubblico a causa della presenza di un ratto morto, e un altro sportello è stato chiuso ieri per permettere la disinfestazione”.
“E’ una vergogna – attacca il presidente Carlo Rienzi – Negli ultimi mesi si stanno moltiplicando le segnalazioni e le denunce relative alla presenza di topi in città, nel centro storico come nelle periferie, al punto che siamo in presenza di una vera e propria emergenza.
I rischi per la salute dei cittadini sono elevatissimi perché la crescita numerica dei ratti potrebbe portare malattie, infezioni e determinare addirittura epidemie. Crediamo che la magistratura debba intervenire con urgenza, per capire le cause della massiccia presenza di topi nella capitale e verificare le responsabilità dell’amministrazione”.
“Di fronte alle biglietterie del Foro romano chiuse per ratti, ci fa semplicemente ridere chi pensa di poter organizzare i giochi olimpici a Roma. Le uniche olimpiadi che si possono disputare nella capitale sono quelle che vedono i topi sfidarsi nel salto in lungo, salto in alto, o corsa ad ostacoli” – conclude Carlo Rienzi.
“In merito alle notizie diffuse dalla stampa riguardo alla presenza di topi nell’Area archeologica di Roma, il Soprintendente Francesco Prosperetti dichiara in una nota:
“Durante una conferenza stampa in cui si presentavano le nuove iniziative dei servizi per il pubblico nell’area archeologica centrale – spiega il Soprintendente – mi è stato chiesto come mai risultasse chiuso uno dei quattro sportelli della nuova biglietteria sulla Piazza del Colosseo, nonostante la lunga fila.
Ho risposto che si trattava di una chiusura temporanea per la pulizia e la disinfestazione dello sportello a causa di un topo. Si è trattato di un caso isolato, non c’è alcuna invasione o emergenza di topi né al Colosseo, né al Foro Romano, che sono rimasti regolarmente aperti. Per quanto riguarda invece Palazzo Massimo, il caso anch’esso isolato è di qualche settimana fa e riguardava uno scavo stradale per impianti di pubblica utilità di fronte al Museo, ma estraneo alla Soprintendenza. La presenza di topi nella Capitale è fatto annoso e noto, che non spetta alla Soprintendenza affrontare e risolvere”.
C.T. (Fonte Omniroma)