Claudia Gerini infuriata, dopo l’ennesimo pomeriggio trascorso intrappolata nella sua macchina, ha affidato a twitter il suo sfogo: “Svegliatevi!! Non ne possiamo più”. Poche parole, semplici ma efficaci, per riassumere la rabbia di tanti, tantissimi romani condannati alla tortura del traffico impazzito, tra code e ingorghi. A volte previsti ma più spesso inattesi. Comunque una routine da mettere in conto negli spostamenti quotidiani. Ma la rassegnazione non abita qui. Il grido d’allarme dell’attrice romana, raccolto in un’intervista da affaritaliani.it, ha fotografato mesi di città, ostaggio di frane, lavori in corso, strade chiuse, pullman turistici e furgoni che occupano le carreggiate bloccando lo scorrimento a qualunque ora del giorno. E alla sua voce si sono unite quelle di tanti residenti, soprattutto di Roma Nord, esasperati. La sensazione comune degli automobilisti è di essere abbandonati a loro stessi, e per chi usa i mezzi pubblici non va certo meglio. I pochi volenterosi che hanno scelto la bicicletta, rischiano molto vista l’impossibilità di tenere la destra a causa delle troppoe auto in doppia fila. Maggio è stato un mese nero per la Capitale sul fronte del traffico: anche i grandi eventi come gli Internazionali di Tennis si sono trasformati da opportunità economica e di immagine in carico ulteriore sulla viabilità e sulla vivibilità, con un danno oggettivo per Roma davanti agli ospiti stranieri. Delle ricadute sulla mobilità conseguenti ai cortei di protesta in Centro, poi, si è parlato ampiamente ma il rito prosegue. Il dibattito è sempre aperto su Radio Colonna. Per commenti e segnalazioni gioieedolori@radiocolonna.it
(r.p.)