Si preannuncia l’ennesimo venerdì nero per i trasporti e per la raccolta rifiuti a Roma. Partiamo dai mezzi pubblici: ieri in Campidoglio l’assessore alla Mobilità Linda Meleo ha attaccato senza mezzi termini Roma Tpl, il consorzio che gestisce il 30% del trasporto pubblico romano e che ha in gestione i collegamenti con le zone periferiche e con l’hinterland. Secondo la Meleo “ci sono diversi profili di criticità: il primo è che nel consorzio Cotri, socio dell’azienda insieme a Marozzi e Umbria Mobilità, sono uscite due società senza dare comunicazione al dipartimento. Queste due aziende, però, continuano ancora a prestare servizio. E la stessa cosa avviene per imprese subappaltate in assenza di contratto”.
Tradotto, secondo la Meleo almeno il 25% dei km percorsi da Roma Tpl è illegale ed è per questo che il Comune di Roma ha deciso di corrispondere solo il 75% di quanto dovuto. Il consorzio non ci sta, e lascia trapelare un’unica dichiarazione: “Se decidessero di stracciare il contratto andrebbero incontro a una causa milionaria”. Questo perché l’assessore ha dichiarato senza mezzi termini che sta valutando la possibilità di sciogliere il contratto: “E’ una delle ipotesi – ha dichiarato la Meleo – ma dobbiamo avere una blindatura giuridica. Nell’ipotesi in cui questa sarà la soluzione bisognerà bandire un’altra gara”.
In questo clima particolarmente acceso, ecco che arriva lo sciopero dei trasporti indetto dal sindacato Cambia-Menti M410, che interesserà la rete Atac. È vero, si tratta di una sigla minore che difficilmente potrà paralizzare Roma. Ma a questa protesta si aggiungerà quella di Ama. Lo sciopero, a carattere nazionale, è stata indetta dall’Usi e interessa tutte le categorie pubbliche e private, che a Roma si traduce soprattutto nell’Ama. Dall’azienda fanno comunque sapere che i disagi saranno circoscritti e che verranno garantiti i servizi minimi essenziali.
Proprio da Ama, però, arrivano cattive notizie. Manca, infatti, il personale per la raccolta differenziata porta a porta, che coinvolge i quartieri “bene” di Roma, da Parioli a San Lorenzo, da Trieste al Salario. In assenza di un numero congruo di operatori, nelle scale dei palazzi si assiste a una pletora di animali che proliferano: topi, scarafaggi e insetti vari che rischiano di far venire una crisi di nervi ai residenti. Il II Municipio, per voce del suo assessore all’Ambiente Rosario Fabiano, è al collasso: “Se entro venerdì non avremo un incontro urgente con i vertici dell’Ama, saremo costretti a cancellare il sistema porta a porta per l’incapacità dell’azienda di garantire un servizio quotidiano efficiente”.
Infine, un altro grattacapo per l’assessore Meleo: nel primo giorno di doppio stop al traffico nell’anello ferroviario, che avrebbe dovuto coinvolgere pullman turistici e veicoli Euro 2, la presenza dei vigili era quantomeno scarsa. Così, mentre si cercava di tamponare l’accesso indiscriminato dei torpedoni, ci si dimenticava degli automobilisti, che rimanevano liberi di scorrazzare per la città in barba ai divieti. (MS)