Disagi questa mattina a Roma per lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico proclamato dai sindacati autonomi Faisa Confail, Usb e Orsa. Le agitazioni interessano sia la rete Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle, Roma Civitacastellana-Viterbo) che i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl. Durante la protesta sono comunque in vigore le fasce di garanzia: servizio regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.
Il sito dell’Atac conferma alle 8.30 le ultime corse dai capolinea delle metro A e C, poi la chiusura. Per la metro B/B1 possibili riduzioni di corse. Ultime corse alle 8.30 anche per i treni delle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle (tratta urbana) e Roma-Viterbo.
Per agevolare la mobilita’ non saranno attive le zone a traffico limitato diurne del centro storico e di Trastevere.
La situazione:
Metro A e C: chiuse
Metro B/B1: attiva con possibili riduzioni di corse
Termini-Centocelle: chiusa
Roma-Lido: chiusa
Roma-Civita-Viterbo: tratta urbana, attiva con possibili riduzioni di corse. Sull’extraurbana, soppresse le corse 304, 305, 804 e 809 per indisponibilità di treni.
Per bus, filobus e tram possibili riduzioni di corse o sospensioni di linee. Le Zone a traffico limitato non sono attive. È quanto si legge sul sito Muoversi a Roma.
Al momento sono chiuse anche la tratta urbana della ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo e la tratta B1 Bologna-Jonio sulla metro B.
Anagrafe chiusa. Sempre oggi incrociano le braccia anche gli impiegati dell’Anagrafe. “Anche se c’è lo sciopero del trasporto pubblico gli anagrafici sciopereranno egualmente”, spiega in una nota Maria Regina Silvia Garau, rappresentante sindacale dell’Asbel/Cnl.
“Abbiamo atteso invano che l’amministrazione comunale intervenisse per limitare i disagi alla cittadinanza, stante l’eliminazione dei servizi di cassa municipale, assistiamo invece ad un peggioramento dei servizi per i cittadini con l’aggravio di costi, di tempi d’attesa e di grande improvvisazione organizzativa”. I lavoratori manifesteranno a partire dalle 10 sotto le finestre della Prefetta, “a cui abbiamo chiesto un incontro, senza peraltro ricevere ancora alcuna risposta” continua la Garau.