Trevi, Franceschini: no ticket, ma controllo accessi

Ministro: turismo aumenta bisogna governare crescita intelligente ed evitare sovraffollamento ingestibili. Due giorni fa l'ordinanza anti bivacco di Raggi

trevi e folla

“Non si può immaginare nè di respingere il turismo, nè di fare pagare un ticket d’ingresso, perchè le città sono aperte e non si possono far pagare gli ingressi alle piazze. Contemporaneamente, però, è possibile immaginare con le nuove tecnologie meccanismi che regolino gli accessi”. A dirlo intervenendo a un convegno sul turismo sostenibile alla Galleria Nazionale di Roma il ministro Dario
Franceschini.

“A pochi metri da qui c’è il problema di Fontana di Trevi – aggiunge – dove non si passa più. Questi luoghi non possono contenere un numero infinito di persone, arriva il momento in cui è necessario evitare un sovraffollamento ingestibile. La strategia di fondo risolve questi problemi, ma nell’immediato si possono immaginare regolatori di accessi. Forse è brutto, ma i numeri esponenziali di crescita del turismo ci impongono di affrontare e gestire in modo intelligente questo tema. E lo faremo con le amministrazioni comunali. Non si tratta di rallentare il turismo, ma il tema è continuare a crescere in modo intelligente”.

Proprio qualche giorno fa la sindaca Raggi ha firmato un’ordinanza (leggi qui per approfondire) che vieta di consumare cibi, bagnarsi, arrampicarsi o sedersi sui marmi delle fontane artistiche di Roma. Pena una multa fino a 240 euro. In particolare il provvedimento, valido fino al 31 ottobre, prevede il divieto di: bivaccare, consumare alimenti o bevande; sedersi, arrampicarsi e/o porre in essere qualsiasi altra condotta non compatibile con la naturale destinazione del bene pubblico; versare liquidi e/o gettare qualsiasi oggetto, ad eccezione del tradizionale lancio di monetine; lavare animali, indumenti e simili; fare bere animali.

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