Non c’è più pace nella Capitale. E non si riesce nemmeno a garantirla. Ancora una volta Roma è vittima degli ultrà, ieri quelli del Lione, 1500 tifosi che in centro hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Ma non era stato garantito che sarebbero stati scortati e tutto, quindi, sarebbe stato sotto controllo?
“Senza incidenti, ma autorizzati a marciare per il centro, per le vie dello shopping, a sfiorare Trinità dei Monti e infilarsi sotto scorta dentro Villa Borghese. Lanciando petardi e sparando bengala, qualcuno con il volto nascosto dalle sciarpe e dalla nebbia dei fumogeni. Non ci sono stati tafferugli – si legge sul Corriere della Sera – nemmeno le tanto temute ritorsioni romaniste in risposta alle aggressioni a Lione di una settimana fa – e già questa è comunque una buona notizia -, ma ieri pomeriggio qualche centinaio di ultrà francesi hanno inscenato un corteo in pieno centro.
Era già successo altre volte, come quando solo un anno fa i supporter turchi del Galatasaray paralizzarono piazza del Popolo e il Muro Torto scontrandosi con le forze dell’ordine. Senza contare la guerriglia dodici mesi prima di quelli del Feyenoord che devastarono tutto, anche la Barcaccia. Da allora qualcosa è cambiato, i monumenti sono super sorvegliati, ma per chi risiede e lavora in centro – o semplicemente aspira a trascorrerci una vacanza tranquilla – i disagi non sono scomparsi. Anche ieri fra i francesi erano tantissimi quelli alticci, con la bottiglia di birra in mano, alla faccia dei divieti di vendita di alcolici, specialmente in vetro, e del consumo in strada, che proprio la Questura aveva ribadito solo due giorni fa nel vademecum indirizzato proprio ai tifosi ospiti. Anche se la colpa è soprattutto di chi ha venduto loro birra e vino, sempre in centro: la polizia ha già individuato alcuni fra ambulanti e commercianti che saranno multati. Rischiano anche la sospensione della licenza. Per quelli che ce l’hanno”.