Un infortuino, sui monti, spezza il sogno di Manuel

Wandering Italia: solo un "incidente" poteva fermarlo. Ma siamo sicuri che tenterà, nuovamente, di attraversare l'Italia a piedi e in solitaria.

 

“Il viaggio finisce, ma dura per sempre…”, con queste parole, Manuel Chiacchiararelli, ci ha telefonato in redazione per avvertirci che il suo viaggio doveva interrompersi per un fortissimo dolore a una gamba. Partito dal Lazio 52 giorni fa, ha tentato di attraersare il nostro Paese a piedi e in solitaria. Di strada ne ha fatta tantissima, percorrendo circa 1.600 km. Poi, le due placche sulla gamba destra, hanno decretato la fine del suo viaggio e dell’avventura. Ma ci riproverà, forse l’anno prossimo. Magari riprendendo il percorso da dove, oggi, lo ha lasciato.

“Abbandonare il cammino, proprio quando iniziava il bello (e per bello intendo la montagna, quella vera) è dura. Ma non avevo altre possibilità e non ho rimpianti. La discesa dal Monviso e probabilmente i terribili dislivelli dei giorni precedenti, hanno messo a dura prova le placche di metallo che ho nella gamba destra. Il  dolore mi ha urlato addosso, senza darmi tregua. Fortunatamente ero vicino al paese di Crissolo e con estrema sofferenza, sono riuscito a raggiungerlo. Ho percorso gli ultimi tre km piangendo e pregando. Lì mi sono fatto subito visitare dal medico del paese.

Sono rimasto un giorno a riposo ma la gamba non si sgonfiava. Avevo ancora un fortissimo dolore a ogni più impercettibile movimento. In poche ore ho dovuto riflettere se proseguire il viaggio o abbandonare l’avventura, così come mi aveva consigliato il dottore. La notte è stata letteralmente un incubo. Non riuscivo a dormire per la sofferenza fisica. Non ho avuto altra scelta.

Le montagne non scapperanno. Ci tornerò. Per adesso ho già dato tanto, forse troppo. Sono sereno per come sono andate le cose, per l’esperienza vissuta e per questi 52 giorni che mi hanno dato tantissimo.
Ho attraversato mezza Italia, ho vissuto situazioni fantastiche, ho conosciuto delle persone straordinarie e ho visto posti incantevoli. Cosa chiedere di più?

Ho scoperto tanto di me stesso, la mia forza ma anche i miei limiti che non conoscevo. Ho vissuto pienamente ogni giorno e ogni cm del mio cammino. Sono riuscito a fondermi in tutti i luoghi che ho visitato. Il viaggio è questo, lasciare per strada, pezzi di noi“.

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