Una pistola dentro ad un telefono cellulare. È la “Convert Pistol”, un’arma che ha la forma di uno smartphone. A diramare questa notizia e a mettere in guardia la polizia di frontiera è stato il questore Nicolò D’Angelo. D’ora in poi, dunque, i telefoni subiranno un maggiore controllo negli aeroporti.
“ L’arma in questione, una volta aperta – scrive Mirko Polisano de il Messaggero- diventa una calibro 380 con due canne sovrapposte. La strumentazione tecnica si completa di un adeguato sistema di puntamento con mirino laser ed un caricatore con capacità presunta di almeno due colpi. Un pericolo concreto se si considera che l’Italia e l’Europa stanno affrontando la minaccia terroristica di livello più alto degli ultimi anni. Il congegno sarebbe difficile da riconoscere anche ad occhio nudo, per questo gli addetti alla sicurezza dovranno scandagliare nel dettaglio tutti i telefonini dei viaggiatori che destano sospetti. Per alcuni potrà bastare il passaggio ai raggi X, per altri potrà essere necessaria un’ispezione più approfondita da parte delle forze dell’ordine. L’arma è acquistabile anche on line e facilmente rivenduta poi al mercato nero.”
