Unindustria, Tarquini: la CCIAA diventerà uno spendificio

Camera di commercio, amministrative e la corsa alla presidenza di Confindustria

Camera di commercio, amministrative, passando per la corsa alla presidenza di Confindustria. Sono tanti i dossier sul tavolo di Unindustria, l’associazione delle imprese di Roma, Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone. Maurizio Tarquini, che dell’associazione è direttore generale, ha accetato di raccontare a Radiocolonna, lo stato dell’arte sui diversi fronti, a cominciare proprio dall’ente camerale guidato da Lorenzo Tagliavanti. Una questione che sta molto a cuore a Unindustria, vista la profonda spaccatura creatasi in seno all’ente tra la stessa associazione e Confeserecenti e la Cna, in seguito all’elezione di Tagliavanti, impugnata dinnanzi al Tar dalla stessa Unindustria.

“Il prossimo 18 febbraio è prevista la pronuncia del Tribunale, poi ci saranno due possibilità”, spiega Tarquini. “Se il Tar ci dà ragione, loro faranno sicuramente ricorso. Al contrario, se ci dà torto allora noi non ricorreremo. Non siamo per l’accanimento giuridico”. Una sconfitta di Unindustria potrebbe quindi segnare la fine di una guerra intestina ormai in corso da mesi. Per saperlo però, occorrerà attendere qualche giorno. Non meno importante, secondo il numero due dell’associazione, una revisione strutturale della spesa dell’ente di Piazza di Pietra. Il governo ha recentemente varato il taglio progressivo dei fondi alle camere di commercio, che in assenza di un drastico taglio dei costi fissi “rischiano di diventare solo degli stipendifici, con decine di istituzioni che non serviranno a nulla”, spiega Tarquini. Di qui la proposta di Unindustria, ovvero l’istituzione “di un’unica camera di commercio a livello regionale, in grado di accorpare tutte le altre”.

Altro capitolo, le elezioni amministrative del prossimo giugno e la confusione sui candidati degli schieramenti. “Noi aspettiamo un sindaco capace di guidare la Capitale, ma non parteggiamo per nessuno. L’importante è che ci sia un sindaco capace. Gente come Parisi (ex dg di Confindustria, ndr) candidato a Milano, città di cui è stato anche city manager. Ma temo una certa rassegnazione, che si tradurrà inevitabilmente in astensionismo”, dice il dirigente Unindustria. “Quello che temo di più è un’ammucchiata, vista l’incertezza del centrodestra e le fibrillazioni nel centrosinistra. Speriamo bene”.

Sullo sfondo rimane la corsa per la presidenza di Confindustria, con l’attuale numero uno Giorgio Squinzi in scadenza e Aurelio Regina, ex presidente di Unindustria, in corsa con Alberto Vacchi, a capo di Unindustria Bologna. “Noi sosteniamo Regina, credo che possa fare meglio in un momento come questo”, conclude Tarquini.

di Gianluca Zapponini

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