Unità d’Italia, anche Virginia Raggi se ne dimentica

Alla cerimonia per i 156 anni della nascita del nostro Paese assente la prima cittadina. Palumbo (Pd) accusa: preferisce fare da spalla a Fiorello

Il presidente Mattarella depone corona ad Altare della patria

Quanti italiani sanno che il 17 marzo è il giorno in cui, 156 anni fa, è nato il nostro Paese? A quanto pare davvero in pochi. Una data, questa del 17 marzo, che appena sei anni fa vide commemorazioni e celebrazioni di alto profilo svolgersi in tutte le città d’italia per i 150 anni dell’Unità nazionale e che oggi tutti sembrano essersene dimenticati. Persino la prima cittadina della Capitale, Virginia Raggi, che questa mattina non ha partecipato alla cerimonia che si è svolta a piazza Venezia dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di alloro ai piedi dell’Altare della Patria. E dire che alla cerimonia al Vittoriano c’erano davvero tutti,  anche il premier Paolo Gentiloni insieme al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Per il Campidoglio presente il vicesindaco di Roma Capitale Luca Bergamo. .

Unica “assente ingiustificata Virginia Raggi, rappresentante del Comune di Roma e dell’Area Metropolitana. Al suo posto Luca Bergamo, ormai onnipresente”, dice il consigliere comunale del Pd, Marco Palumbo. 
“Assente ovviamente anche l’altro grillino – continua Palumbo – Fabio Fucci, sostituito per rappresentare l’area metropolitana da Marcello De Vito. Probabilmente alla sindaca Raggi interessa di più fare da spalla a Fiorello che rappresentare la Capitale d’Italia nell’anniversario dell’Unità d’Italia”.

Durante la celebrazione hanno sfilato rappresentanze di tutte le forze armate. Dopo la deposizione, le Frecce tricolori hanno sorvolato il monumento lasciando una scia verde bianca e rossa, dipingendo nel cielo la bandiera italiana che oggi compie 220 anni.

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