Roma, via Crucis per ricordare le schiave del sesso

Alla Garbatella la processione della Papa Giovanni XXIII contro i mercanti di donne e la prostituzione coatta. Tajani: agire in Africa impedendo questo traffico

Via Crucis alla Garbatella
Via Crucis alla Garbatella

Una via Crucis per ricordare le “donne crocifisse”, le schiave del sesso, tutte coloro che sono state obbligate con la violenza a scegliere la strada della prostituzione. Ieri sera si è snodata per le vie del popolare quartiere della Garbatella, partendo dal ponte Settimia Spizzichino.

Un’iniziativa sposata dalla Polizia di Stato e promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, con la collaborazione della diocesi di Roma. Tra la folla anche alcune donne che hanno vissuto questo dramma e che la Comunità è riuscita a liberare dagli aguzzini. Alla testa della processione il cardinale vicario Agostino Vallini.

Numerosi rappresentanti delle Istituzioni, gente comune hanno sfilato  per le vie del quartiere. La Polizia di Stato ha condiviso l’iniziativa, con la presenza di giovani campioni del Gruppo sportivo Fiamme Oro accompagnati da Roberto Cammarelle: Pica Martina atleta tiro a segno, Mannironi Nicole e Pascutto Martina e Cangemi Enrico della specialità pesi, Raffaelli Valeria e Grizi Vincenzo del tiro a volo, Papacci Marco e Freni Giovanni della lotta.

Ha partecipato il prefetto Filippo Dispenza, Direttore Centrale degli Affari Generali della Polizia di Stato, che  ha sottolineato “come la cultura dello sport può rappresentare una speranza e un forte segno di contrasto ad ogni forma di sfruttamento”.

Presenti molti esponenti in divisa delle forze dell’ordine e anche una rappresentanza della Gendarmeria vaticana.

Alla via Crucis hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano, il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani e la ministra de Salute Beatrice Lorenzin, la quale ha detto che  “queste donne sono invisibili, soffrono tantissimo, in modo incredibile. Si portono dietro delle storie atroci. Dobbiamo combattere contro questa tratta”.

Tajani ha aggiunto che “il problema delle schiave del sesso va risolto a monte, cioè in Africa, impedendo ai trafficanti di esseri umani di portarle fino qui per poi schiavizzarle. Serve dunque una strategia ad ampio raggio, con ingenti investimenti in Africa e un impegno forte per la sicurezza”.

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