Un municipio fantasma. Nei fatti non ci sono indicazioni su quando potrebbero riaprire gli uffici di Villa Lazzaroni del settimo municipio. I servizi sono stati sospesi con l’inizio del lockdown per il coronavirus, per motivi di sicurezza. Anche l’area attorno allo stabile è nel degrado, tanto che molte delle piante di bambù lungo il parcheggio sono secche.
Ad oggi, nonostante le attività produttive e del terziario siano ripartite, il sito del comune afferma che “i servizi erogati presso gli sportelli demografici e Ufficio Relazioni con il Pubblico della sede di Villa Lazzaroni (Via Tommaso Fortifiocca, 71) vengono sospesi fino a data da destinarsi, non sussistendo le caratteristiche morfologiche e costruttive in grado di garantire la sicurezza”.
Il municipio guidato da Monica Lozzi sarebbe orientato a riaprire i servizi sociali e parte del servizio anagrafico, ma ancora non c’è una data certa. I cittadini che nel frattempo avessero bisogno di certificati sono indirizzati o all’edicola vicino alla UPIM o alla sede principale a Cinecittà.
Ma gli Uffici anagrafici (sede Cinecittà) sono aperti solo la mattina dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 13:00 e vengono erogati agli sportelli esclusivamente i servizi, definiti “incomprimibili”. Dunque: carte d’identità elettroniche, se non si è in possesso di altro documento di riconoscimento in corso di validità, esclusivamente previo appuntamento da concordarsi contattando alcuni indirizzi mail finiti dal municipio; e poi, solo in caso di comprovata necessità, gli atti notori e le copie dei registri di stato civile.
Per il resto tutto va fatto on line. Peccato che ci sia un’ampia fascia di popolazione, soprattutto anziana, che non ha dimestichezza col web, e che il 30% delle famiglie non possiede un pc. Soprattutto per chi malato o ha difficoltà a camminare Cinecittà da san Giovanni è lontanissima.