Primo weekend ‘bollente’ per l’Italia, specialmente per la Sicilia e la Sardegna dove si toccheranno i 38 gradi, valori ben superiori alla media del periodo. Farà infatti caldo soprattutto al Centrosud, dove l’afa durerà tutta la prossima settimana, mentre al Nord le temperature sfioreranno i 30 gradi ed è prevista pioggia sulle Alpi e sull’Appennino Tosco-Emiliano tra domenica e mercoledì. Responsabile delle temperature elevate è l’anticlone nord africano che sta per raggiungere il nostro Paese, portando la prima ondata di calore dell’estate meteorologica (che è iniziata il 1/o giugno).
Una stagione che peraltro, dalle prime indicazioni, sembra profilarsi “senza eccessi”. “Al momento – spiega Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma/Cnr – non ci sono segnali nè di un’estate fredda o caldissima. Il monsone africano, che spinge l’anticiclone sulla nostra penisola, è stato finora abbastanza debole, anche se ciò non esclude l’irruzione di aree di alta pressione, come in questi giorni”. Il weekend, per questo, sarà caldo: “domenica – sottolinea Gozzini – sarà la giornata più calda e in Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia le temperature saranno alte per tutta la prossima settimana”. Nelle città c’è poi il rischio afa, in particolare a Torino e Milano. Al Nord, peraltro, tra domenica e mercoledì sono previsti rovesci e temporali sull’arco Alpino e l’Appennino tosco-emiliano. I picchi del caldo saranno registrati nelle aree interne delle isole maggiori (nelle zone costiere il vento e la temperatura del mare, finora più bassa per il periodo, mitigano le temperature), mentre al Centrosud si registreranno massime intorno ai 34-35 gradi. Responsabile dell’irruzione dell’aria africana, aggiunge il direttore del Consorzio Lamma/Cnr, “è la circolazione generale, che non ha permesso all’anticiclone delle Azzorre di posizionarsi, interessando il nostro Paese. Si è in particolare formata un’area di bassa pressione tra Francia e Gran Bretagna, che ha richiamato l’aria calda africana”. Intanto è partito per l’estate 2019 il sistema nazionale di previsione di allarme per le ondate di calore. L’obiettivo, attraverso la pubblicazione sul portale del ministero della Salute dei bollettini, è “prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, soprattutto delle persone più fragili”. Sottoposte a monitoraggio sono 27 città italiane, che vengono indicate ogni giorno, e nei due successivi, con il bollino rosso, arancione, giallo o verde a seconda del livello di rischio caldo per la popolazione in generale e specificatamente per le persone vulnerabili.