Zingaretti: parte da Roma la conquista del Pd

La sfida a Renzi è cominciata. All'inizio di ottobre si capirà la forza del suo progetto.

Le vacanze d’agosto stanno per finire per quasi tutti, ma per Nicola Zingaretti, tranne qualche momento di relax, questo mese e’ stato un periodo di lavoro, anche intenso. Non e’ un mistero, infatti, che il “governatore” del Lazio punti a conquistare la segreteria nazionale del Pd al prossimo congresso del partito che si terra’ il prossimo anno.

Da stabilire solo se prima o dopo le elezioni europee di maggio 2019. Al momento, il presidente della Regione e’ l’unico candidato ufficiale alla leadership del Pd, appoggiato dal fronte antirenziano. Infatti, sul fronte opposto, quello che si riconosce nelle posizioni dell’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ancora tutto tace sul nome da opporre a Zingaretti.

Sono in molti, comunque, a sostenere che per contrastare la marcia del “governatore” e batterlo occorre che l’ex sindaco di Firenze scenda in campo in prima persona, con un nuovo progetto di partito che trasformi il Pd nel “En marche” italiano, richiamandosi chiaramente al movimento fondato in Francia nel 2016 da Emmanuel Macron che ha scompaginato lo schieramento tradizionale transalpino (sinistra contro destra) e che lo ha portato all’Eliseo e ad avere la maggioranza assoluta in Parlamento.

Molto probabilmente Renzi sciogliera’ ogni riserva al tradizionale appuntamento della Leopolda, che quest’anno raggiungera’ la nona edizione. Appuntamento alla ex stazione fiorentina nella seconda meta’ di ottobre sotto il titolo “La prova del Nove”. Ma la sfida di Zingaretti ai renziani parte anche sulla scelta di dove e come annunciare la sua discesa in campo per la conquista del Pd.

Se Renzi ha iniziato la sua avventura nazionale in una ex stazione, il “governatore” del Lazio sembra aver scelto un altro ex scalo ferroviario, quello romano di San Lorenzo, per lanciare il suo guanto di sfida al mondo renziano, quasi a voler significare che accetta il campo di gara dei suoi avversari ma con un progetto diverso per il Pd.

Infatti, se l’ex presidente del Consiglio sembra mirare a superare la dicotomia sinistra-destra, Zingaretti punta a ricreare il vecchio mondo della sinistra fatto non solo dal Pd, ma anche dei sindacati, delle forze sociali e dell’associazionismo, delle realta’ locali, chiamando a raccolta tutti quegli amministratori di comuni, province e regioni che si riconoscono nei valori del progressismo e del solidarismo.

L’appuntamento di Zingaretti e’ fissato per l’inizio di ottobre, esattamente il 5 ed il 6. In questa occasione si capira’ quanta forza ha il suo progetto e quanti saranno i suoi sostenitori. La sfida a Renzi e’ partita.

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