Nicola Zingaretti, eletto segretario del Pd con una vittoria alla Primarie che non lascia dubbi e unisce il partito, continuerà ad essere governatore della Regione Lazio. L’aveva anticipato alla vigilia del voto a ‘’Porta a Porta’’.
Secondo Zingaretti un segretario di un partito di centrosinistra che al tempo stesso deve far partire i cantieri e far funzionare i mezzi pubblici della Regione, è un vantaggio. ‘’Dopo otto mesi – aveva sottolineato – penso che fare il governatore mi aiuterà molto: mi accorgo di quanto la politica sia lontana dai bisogni delle persone comuni’’.
E per tornare a un Pd competitivo, Zingaretti dovrà riempire di contenuti politici la svolta del gazebo e affrontare la spinosa questione delle alleanze. Riguardo al programma dovrà confrontarsi con l’Europa, l’America di Trump, l’immigrazione, la famiglia e il welfare.
Sul fronte delle alleanze dovrà affrontare il sindacato, dopo la rottamazione renziana, l’universo della sinistra, e i Cinque Stelle, tenuto conto che nelle elezioni non si vince da soli.
Nei rapporti con i pentastellati l’esperienza in Regione è già positiva.
Come riconosce la stessa Roberta Lombardi, consigliera M5S regionale nel Lazio. Tenuto conto che Zingaretti era risultato vincitore di un soffio e senza maggioranza in Consiglio, Roberta Lombardi propose infatti all’allora neo governatore di lavorare assieme su temi condivisi.’’
‘’E siamo riusciti su ambiente, lavoro e trasparenza’’. Specifica Lombardi nell’intervista di venerdi scorso al ‘’Fatto’’, ammettendo che che il M5S ha molti più punti in comune con il Pd che con la Lega.
‘’Tra i nostri – rileva – abbiamo sicuramente più gente con una storia di sinistra che persone vicine alla Lega o al centrodestra. Ma ciò – aggiunge – perché sono soprattutto i cittadini di sinistra a essersi sentiti traditi, e che hanno trovato certi valori nei nostri programmi, dalla lotta alla povertà alle battaglie per il diritto alla case’’.