Il gruppo Acea è presente all’ottava edizione del Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia. Dopo l’apertura di ieri con la presidente di Acea, Barbara Marinali, in qualità di vicepresidente di Utilitalia, oggi è intervenuto l’amministratore delegato del gruppo Fabrizio Palermo, che ha dichiarato: “Oggi l’acqua viene data per scontata, dovuta. È l’unica risorsa che non si paga, ma si paga solo il servizio che serve per distribuirla, eppure ancora oggi non viene percepita come un vero e proprio settore industriale. Se guardiamo ai settori di energia e gas ad esempio le geografie industriali sono completamente differenti. La situazione attuale di frammentazione nell’idrico porta anche alla difficoltà di avere forza propositiva a livello centrale sul tema degli investimenti. Aiuterebbe una tariffa regionale, o addirittura nazionale, con le adeguate perequazioni, in modo da consentire un progressivo adeguamento del sistema”.
“In più gli investimenti sull’acqua – ha sottolineato Palermo – generano lavori sul territorio che sono dei moltiplicatori rilevanti, alimentando il Pil e lo sviluppo nazionale. Il contributo del Pnrr è stato positivo, con i 4 miliardi dedicati, ma non basta. Servirebbe anche valutare un piano europeo per gli investimenti sull’acqua, visto che il problema è ormai di dimensione europea. Il fatto che il nuovo commissario per l’Ambiente abbia anche la dicitura per la tutela della risorsa idrica è un significativo passo in avanti in questa direzione. È anche un tema di qualità: ogni giorno garantiamo acqua di qualità a tutela della salute dei cittadini, si guardi a questo proposito all’importante tema delle microplastiche o ai Pfas. Ma l’acqua è anche un volano di sviluppo verso gli altri settori. In questo senso se il paese non investe in modo consistente su questo tema, il problema non sarà tanto il razionamento della risorsa verso i cittadini, ma si porrà un tema di mancanza di disponibilità di acqua ai fini produttivi e industriali, con ricadute importanti sul Pil”