Agricoltura/CIA: Fini, vincere la sfida del clima e aiutare le aree rurali interne – VIDEO

Il Presidente della Confederazione Italiana degli Agricoltori considera poi assurda e inaccettabile la decisione del governo irlandese, avallata dalla Commissione Europea, di etichettare il vino come sostanza che può nuocere alla salute

Al termine della conferenza economica ‘’Agricoltura al centro ’’, organizzata dalla CIA, con autorevoli relatori e rappresentanti della Unione Europea, ai microfoni di Radiocolonna.it interviene il Presidente, Cristiano Fini, che traccia un bilancio del settore agricolo post pandemia.  “Il nostro settore – afferma – deve divincolarsi tra incertezze e problemi, e il 2022 è stato un anno che ha visto tante sfide da affrontare, poche vinte e molte perse.  Dovremo sforzarci per fronteggiare i cambiamenti climatici che stanno fiaccando il settore agricolo e vincere la sfida con l’Europa che sta cercando di metterci i bastoni tra le ruote, e soprattutto dare un sostegno alle aree interne,  redistribuendo il reddito tra gli agricoltori”.

Sui fondi europei per lo sviluppo rurale il Presidente sottolinea l’importanza, anche se c’è stato un taglio di questi stanziamenti nell’ultima programmazione europea 2021-2027. “Sono fondi importanti – rileva – per alcune filiere e soprattutto per alcuni territori, come le aree interne del Paese, perché sono fondi che danno un sostegno importante agli agricoltori e ci consentono, attraverso lo sviluppo rurale, di fare investimenti. La grande novità di questa programmazione è il legame con un piano unico strategico di sviluppo nazionale, che avrà una regia unica a livello nazionale con il coinvolgimento delle Regioni”.

Infine sulla polemica sollevata dal governo irlandese, e raccolta dalla UE, rispetto all’etichettatura del vino, catalogato come sostanza che può nuocere alla salute dei consumatori, Fini è perentorio: “E’ una scelta assurda del governo irlandese, alla quale ha fatto eco una scelta ancora più assurda da parte della Commissione Europea, ovvero chiudere gli occhi rispetto a questo tema. Il governo irlandese ha deciso di inserire nell’etichetta degli alcolici, quindi anche sul vino, un warning (come sui pacchetti di sigarette), cosa che per noi è inaccettabile perché invece, secondo vari studi dei ricercatori, il consumo moderato di vino fa bene. Invece dobbiamo combatterne l’abuso, e soprattutto per i superalcolici. Quindi bisogna fare questa distinzione, mentre con questo tipo di etichettatura si fa di tutta l’erba un fascio”.

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