Bandiera Verde, con hi-tech e sostenibilità l’agricoltura resiste alla pandemia

Premiate oggi a Roma da Cia-Agricoltori 15 realtà del comparto italiano

Hi-tech, sostenibilità e la continua evoluzione tecnologica permettono alle imprese agricole di resistere alla crisi economica generata nell’ultimo anno e mezzo con il verificarsi della pandemia. È questo il quadro sulla reattività del settore agricolo nel periodo Covid che emerge con la premiazione delle realtà vincitrici di Bandiera Verde Agricoltura 2020, premio promosso da Cia-Agricoltori Italiani, giunto alla XVIII edizione e consegnato oggi a Roma nella Protomoteca del Campidoglio a 15 campioni della nuova agricoltura italiana, scelti in base a specifiche categorie.

Assegnati anche 3 riconoscimenti a comuni rurali virtuosi e 4 premi speciali. Tra i vari premiati una giovane laureata in marketing che ha portato il digital farming e i sistemi satellitari nell’azienda di famiglia in Emilia e un allevatore di capre del Monferrato, che ha investito sull’uso medico e cosmetico della cannabis light.

Non manca poi il riconoscimento per l’utilizzo, in una fattoria a San Gimignano, di robot intelligenti per l’alimentazione “di precisione” delle razze bovine per migliorare il benessere animale. A vincere Bandiera Verde Gold, il premio assegnato al “campione dei campioni” fra tutti i premiati di quest’edizione, è stato Francesco Paolo Valentini, titolare della cantina più antica d’Abruzzo, che ha contribuito a rendere famosi i vini abruzzesi nel mondo (Trebbiano, Montepulciano, Cerasuolo). Tra gli altri premi, un riconoscimento speciale è andato a un ex professore di matematica per la sua esperienza di “agricoltura eroica” all’Isola del Giglio e al casaro “speleologo” che ha trasformato le tipiche grotte carsiche argillose, profonde fino a 70 metri, in cantine dove conserva i suoi formaggi “minerali”. Per la sezione Agri-cinema, il premio a “Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown” di Gabriele Salvatores.

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