Quasi quattromila alberi da impiantare nei grandi parchi, nelle ville storiche e in tutte le aree verdi della Capitale, strade comprese, per arrestare una delle grandi emergenze cittadine degli ultimi anni.
Le piante di Roma cadono letteralmente a pezzi, creando pericoli e danni anche gravi alle persone che hanno la disavventura di passare sotto un ramo instabile nel momento sbagliato. Scarsa manutenzione, fondi insufficienti, bandi a rilento e organici del Servizio giardini carenti hanno generato tanti luoghi a rischio: i parchi – da Villa Torlonia a Villa Borghese – e le grandi strade alberate, come via Cristoforo Colombo o viale Mazzini.
Una situazione di allarme continuo, per la quale il Campidoglio ora vuole correre ai ripari. L’amministrazione comunale – informa ‘Il Messaggero’, ha lanciato un bando per una gara europea – divisa in quattro lotti – per la “fornitura e posa in opera di alberi”, con una spesa prevista di oltre un milione di euro. In dettaglio, il primo lotto riguarderà le alberature stradali dei municipi del centro e del quadrante nord-ovest della città -1, XII, XIV e XI – oltre a Villa Borghese: qui saranno sistemati 500 nuovi alberi, più 70 “di riserva”, da tenere in zolla nella sede centrale del Servizio giardini, a Porta Metronia.
Il secondo toccherà la parte nord-est – municipi II, III e IV – e Villa Ada, con 600 alberi da impiantare e 60 di riserva. Il terzo interesserà gli assi stradali del quadrante sud-est della Capitale – Municipio IV, VI, VII e Vili – con 700 alberi da mettere in posa e 50 da tenere in zolla. Il quarto, infine, si occuperà di Villa Doria Pamphilj, della Pineta di Castel Fusano e delle alberature stradali dei municipi IX, XI e XII.
La durata dell’appalto è di tre anni, di cui il primo necessario per impiantare i nuovi alberi e gli altri due per assicurarsi dell’attecchimento e assicurare le prime opere di manutenzione. Le nuove piante, a cui se ne potrebbero aggiungere altre, dovrebbe essere soltanto aggiuntive a quelle già esistenti: il capitolato d’appalto prevede infatti l’abbattimento degli alberi esistenti e rimozione delle ceppate «solo in casi eccezionali e in numero ridotto».
Resta, quindi, il problema della cura delle piante, soprattutto lungo le strade: la mappa degli alberi a rischio della Capitale – 50 mila, secondo le stime, – tocca quasi tutti i quartieri. Con casi particolari: come i pini di corso Trieste che, dopo una serie di incidenti, nelle ultime settimane sono stati sottoposti a un piano straordinario di potature e messa in sicurezza.
Nel centro storico, per esempio, sotto osservazione sono in particolare l’area di Caracalla, dove si celebrano i matrimoni civili, e la zona intorno a piazza Mazzini, con piante schedate e classificate come “da abbattere” da via Sabotino a viale delle Milizie. E poi ancora il quartiere di San Saba, verso l’Aventino, con una fila di arbusti pericolanti in via Baccelli.
Quindi il lungotevere, nel tratto centrale, via Andrea Doria, lo stesso viale Aventino. Alberi da abbattere ci sono poi anche invia dei Cerchi, oltre a quelli di Villa Borghese. A delimitare i confini dell’emergenza ci sono poi, conclude ‘’Il Messaggero’’,le segnalazioni dei vigili del fuoco inoltrate all’amministrazione comunale negli ultimi anni: in cima al numero di interventi c’è l’area del Nomentano, seguita da Tuscolano. Ostia, Monte Mario, Eur, Prati, La Rustica, Ostiense. Quindi le aree di rischio per auto, moto e pedoni indicate dai report della polizia locale: da via Cristoforo Colombo a via Francesco Antonio Pigafetta (zona Garbatella), dal Gianicolo (compresa l’area del Belvedere e di via Dandolo) a viale Maresciallo Pilsudski, fino al Villaggio Olimpico.