Venerdì prossimo, 24 settembre, il movimento dei giovani ambientalisti Fridays for Future (Fff) scende nelle piazze, anche in una settantina di città italiane nel rispetto delle misure sanitarie, per lo Sciopero Globale del Clima, per chiedere “una rapida azione ai leader mondiali, specialmente ai politici del Nord Globale”.
“Nel mezzo delle crisi sanitaria, socio politica ed economica in cui ci troviamo – si legge in una nota dei Fff Italia – , gli attivisti per il clima continuano a parlare dell’importanza di lottare per ogni frazione di grado e di affrontare l’ingiustizia climatica in cui viviamo. Chiedono che siano rispettati gli Accordi di Parigi per restare entro 1,5 gradi evitando le conseguenze più gravi della crisi climatica. Dai calcoli dell’Ipcc, all’attuale tasso di emissioni, la quantità di CO2 (il nostro carbon budget) che possiamo ancora emettere per avere 2 possibilità su 3 di non superare quella soglia si esaurirà tra circa sette anni. È quindi l’ultima chiamata per azzerare le nostre emissioni entro questo lasso di tempo”, avvertono i giovani attivisti per l’ambiente. Questa volta, prosegue la nota, “il movimento giovanile sta mettendo un’enfasi speciale sulle diseguaglianze e le ingiustizie tra i Paesi e anche all’interno degli Stati stessi. Le vittorie storiche dell’azione collettiva hanno dimostrato la necessità per i giovani di restare uniti nella lotta per la giustizia sociale e tra le generazioni”.
Il momento migliore per agire “sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è oggi – ha detto Giacomo, attivista di Forlì, riferisce la nota – È una responsabilità, ma anche un’opportunità storica. Non risparmiare energie, non aspettare, dai il massimo questa volta, perchè c’è bisogno di tutti”.