Li’ dove doveva nascere una delle prime centrali nucleari italiane ma la cui costruzione e’ stata interrotta dopo l’incidente di Chernobyl del 1987: nei due “sarcofagi” che dovevano ospitare l’impianto atomico a Montalto di Castro, nel Viterbese, nascera’ ora un Museo dell’energia.
Una valorizzazione e riconversione culturale da primato mondiale che rientra nella rinascita del sito della centrale elettrica dell’Enel destinato a diventare un distretto dell’innovazione energetica, con nuovi impianti di produzione rinnovabile e sistemi di accumulo di energia. Nel frattempo, per favorire l’uscita dell’Italia dal carbone, resteranno attivi impianti turbogas rinnovati e resi piu’ efficienti.
La “nuova vita” della centrale “Alessandro Volta” della multinazionale italiana, che quest’anno festeggia il 60/o anniversario, in un polo energetico integrato e il progetto del museo sono stati presentati nel sito che oggi ospita l’impianto termoelettrico dal direttore Enel Italia Nicola Lanzetta e dall’architetto Patricia Viel. Il Teccc – Centro di Cultura e Conoscenza della Transizione Energetica di 5mila metri quadrati conterra’ il Museo e spazi dedicati ad attivita’ di formazione.
Su altri circa 15.000 metri quadrati ci saranno installazioni d’arte, sale di esposizione e una terrazza panoramica. “Il progetto prevede anche un percorso di visita sopraelevato – ha spiegato l’architetto Viel, co-fondatrice dello studio Acpv con Antonio Citterio – che circonda l’area consentendo al visitatore l’accesso a manufatti dallo straordinario valore storico e architettonico unici al mondo”. Nel ricordare che “la transizione energetica sta cambiando l’intero settore, spingendo verso un modello piu’ sostenibile”.
Lanzetta ha osservato che quello di Montalto “e’ modello da replicare per l’Italia” perche’ il polo energetico integrato e’ una sorta di concentrato di economia circolare, creazione di nuove attivita’ e posti di lavoro, acceleratore culturale e bellezza. “L’attivita’ di un’amministrazione comunale e’ piu’ efficace se al centro della sua azione politica pone lo sviluppo culturale”, ha spiegato il sindaco di Montalto Sergio Caci mentre Massimo Osanna, direttore generale Musei del ministero della Cultura ha auspicato che il nuovo Museo possa essere “presto accolto nel nostro Sistema Museale Nazionale”.
Per il sottosegretario alle Politiche agricole Francesco Battistoni questo progetto e’ “un fiore all’occhiello per l’Italia”.
Plauso dal presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi perche’ il progetto “garantisce la sicurezza energetica della nazione e guarda al futuro in una chiave di sostenibilita’ e di innovazione” mentre l’assessora del Lazio alla Transizione ecologica Roberta Lombardi ha osservato che “progetti come questi sono una cintura tra passato, presente e futuro e se avessimo avuto un altro approccio negli ultimi 30 anni sarebbe il nostro attuale presente”.