Residenti di piazza Verdi sul piede di guerra. Ieri sono scesi in piazza per protestare contro i lavori di sopraelevazione “di 3 piani e 4 torrette sull’intero perimetro dello storico e vincolato palazzo dell’ex Poligrafico di Stato”, dove Cassa Depositi e prestiti (CDp) prevede di realizzare 70mila metri cubi di uffici.
Il comitato Proteggiamo Piazza Verdi e Italia Nostra Roma portano avanti insieme una battaglia per salvaguardare lo storico palazzo dell’ex Zecca di Stato, dove si stampavano moneta, filigrane e carte bollate. Secondo le associazioni, infatti, profilo e sagoma dell’edificio verrebbero stravolti da “aggiunte di discutibili volumi”.
“Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare – spiegano sulla pagina Facebook del Comitato Piazza Verdi Bene Comune – prevede di destinare l’edifico a uffici fino a 4.000 dipendenti (www.cbre.it), ma con soltanto 285 posti auto nei piani sotterranei”. Il rischio è che “4mila persone potrebbero recarsi al lavoro ogni giorno contemporaneamente, con un logico e conseguente stravolgimento della vita di tutti gli abitanti del quartiere che sarebbe invaso dal traffico”. Il timore, spiegano i residenti, è che il quartiere venga invaso dalle automobili.
Intanto però il Comitato, presieduto da Massimo Santucci, sembrerebbe pronto al dialogo. Mercoledì, scrive “Il Corriere” ha partecipato all’incontro nella sede del II Municipio insieme a Cdp. In quell’occasione la presidente Francesca Del Bello ha rassicurato l’associazione, annunciando che sarà istituito un “laboratorio di qualità urbana dove sarà verificata la fattibilità delle proposte emerse: da un piano di mobilità sostenibile al ridisegno della piazza al progetto di nuovi parcheggi”.
