Un’area di 150mila metri quadrati e una capacità produttiva di picco di 36 mega watt. Numeri che bastano a descrivere quello che sarà il più grande parco solare urbano al mondo che sorgerà a Roma, a Tor Vergata, per Expo 2030. Quartiere alla periferia della Capitale che, se l’esposizione dovesse arrivare a Roma, verrà rivitalizzato. Ed è proprio in questa zona – destinata a cambiare veste – che sorge La Vela, la grande incompiuta dell’architetto Santiago Calatrava progettata per i mondiali di nuoto del 2009, ora abbandonata. Un po’ set televisivo un po’ monumento in autostrada. Ma l’opera potrebbe trovare una nuova vita con Expo Roma 2030.
La struttura – secondo il piano – diventerà, infatti, uno dei padiglioni ammiraglia dell’esposizione universale, ospiterà eventi pubblici e mostrerà la trasformazione di Tor Vergata. A svelare il progetto, attraverso un video, è stato il masterplan – un documento di pianificazione a lungo termine – di Expo Roma 2030 realizzato dallo studio di progettazione e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati insieme all’architetto Italo Rota e all’urbanista Richard Burdett, per la candidatura della Capitale.
Saranno centinaia gli “alberi energetici” che comporranno il parco solare per l’esposizione. Durante il giorno apriranno e chiuderanno i loro pannelli con lo scopo di raccogliere energia, ma allo stesso tempo concederanno anche un po’ di ombra ai visitatori. A completare l’opera ci sarà il padiglione “Eco-system 0.0”, un edificio – il più alto di Expo – che fornirà il raffreddamento attraverso l’evaporazione. La Città, il Boulevard e il Parco. Saranno queste le aree del sito, da ovest a est. Una passeggiata dal mondo artificiale a quello naturale. L’Expo Village sorgerà nella parte occidentale, quindi nella Città dell’ovest destinata a diventare poi un’estensione del campus dell’università di Tor Vergata. Al centro ci sarà il Boulevard che attraverserà i padiglioni nazionali.
A est ecco il Parco ricoperto dalla vegetazione. Qui ci saranno i padiglioni tematici. “Pale Blue Dot” uno di questi e sarà dedicato alla diffusione della conoscenza del mondo naturale. Il punto di accesso principale del sito sarà proprio accanto all’opera incompiuta di Calatrava, la Vela. Da questo punto – dove ci saranno nuovi collegamenti di trasporto e mobilità – un lungo corridoio verde condurrà alla “Roma antica”, al sito archeologico della Via Appia e agli altri edifici storici della Capitale. Il Comitato Expo Roma 2030 – presieduto dal presidente Giampiero Massolo e dal direttore generale Giuseppe Scognamiglio – ha presentato il proprio dossier a Parigi il 7 settembre scorso. Il voto finale sarà tra un anno, nel novembre 2023.