Gucci e il cattivo gusto imbrattati da Ultima Generazione

Inno al cattivo gusto l'albero natalizio in Galleria a Milano. Il salotto di Milano è stato deturpato da quell'accrocco. Tutti l'hanno criticato e detestato. Poi è arrivata Ultima Generazione che l'ha imbrattato. Noi li abbiamo sempre criticati per le loro azioni violente e insensate ma, questa volta stiamo con loro

Una delle manifestazioni più brutte dell’italico stravolgimento valoriale, l’abbiamo visto a Milano.

In galleria Vittorio Emanuele, dove per anni ha brillato di mille sfaccettature, l’incantato albero natalizio di Swarovski, per queste feste il fastidioso kitsch firmato Gucci ha sollevato dure critiche e disgusto sia morale che visivo. Un accrocco di gonfiabili tra il grigio e il dorato su cui spicca il famoso morsetto ha rattristato il “salotto di Milano”.

Nessun messaggio se non la povertà dell’immagine a tutti i costi, del lusso per il lusso, dell’avere per essere.

Gucci, si dice, abbia pagato 1 milione di Euro per aggiudicarsi quello spazio e fin lì si può capire, ma quello che non riusciamo a capire è come la commissione incaricata si sia lasciata conquistare dal logo senza tenere, assolutamente, in conto l’impatto del progetto e il periodo che avrebbe dovuto rallegrare. Sconcerto dei passanti e cascata di critiche sui social. Il marchio, oltretutto ha beccato proprio il momento sbagliato per far sfoggio della sua iconicità, che arriva dopo lo scandalo Ferragni e quando nella moda si sta imponendo il quiet luxury.

A molti è passato per la mente di pungerli e sgonfiarli quegli orrendi “cuscinotti” ma, purtroppo, nessuno ne ha avuto il coraggio.

Ma per nostra fortuna sono arrivati quelli di Ultima Generazione che, di solito criticati e più che criticabili, questa volta hanno fatto centro e imbrattando l’orrenda bruttezza hanno dimostrato più saggezza e fantasia di tutto lo staff che sta dietro all’installazione.

Drammatiche e condannabili molte (quasi tutte) delle loro incursioni, soprattutto quando sono state usate vernici indelebili su monumenti storici, più che condivisibile, invece, il loro agguato all’accrocco di Gucci.

Peccato, però, che davanti al lusso si siano ammorbiditi usando solo innocue vernici lavabili.

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