Laghi del Lazio, l’allarme di Legambiente: 3 punti fortemente inquinati

Solo 20 punti entro i limiti di legge

Nel Lazio è tempo di bilanci per la Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute dei bacini lacustri, arrivata alla sua ventesima edizione. Il monitoraggio dei 10 laghi laziali (lago di Bolsena, lago di Vico, lago di Bracciano, lago Albano di Castel Gandolfo, lago Canterno, lago Fogliano, lago di Turano, lago del Salto, lago di Fondi e lago di Sabaudia) ha confermato la situazione del 2024, segnando un miglioramento rispetto agli anni precedenti: dei 24 punti monitorati, ben 20 sono risultati entro i limiti di legge, 3 fortemente inquinati, 1 inquinato: quest’ultimo si trova nel lago di Bolsena alla foce del fosso lungo viale Luigi Cadorna. Nella provincia di Latina, peggiora l’unico punto monitorato per il lago Fogliano (la foce del canale su strada Litoranea 6260 in località Cicerchia) risultato inquinato, a differenza del 2024 in cui era entro i limiti.
Mentre sul lago di Fondi 2 punti campionati: 1 (il canale San Vito a Monte San Biagio) è risultato fortemente inquinato.

Infine, nel lago di Sabaudia di 2 punti, 1 peggiora di performance passando da inquinato del 2024 a fortemente inquinato (Canale su via Orsolini Cencelli) mentre 1 (il canale alla fine di Strada Selva Piana in località Selva Piana) si conferma come l’anno prima nei limiti di legge.

I monitoraggi della campagna – precisa Legambiente – non si pongono come alternativa ai controlli ufficiali ma intendono affiancarli, segnalando criticità ancora presenti nei sistemi di depurazione. ”La situazione dei laghi laziali – dichiara Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi 2025 – si conferma quella del 2024, in miglioramento rispetto agli ultimi anni: complessivamente le criticità storiche con concentrazioni oltre i limiti di legge sembrano in diminuzione. Le analisi della Goletta dei Laghi restituiscono un’istantanea di un punto in un determinato momento, e i risultati possono dipendere da vari fattori. Sicuramente importanti le conferme di molti punti che anche quest’anno mostrano concentrazioni al di sotto dei limiti di legge, ma non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a monitorare la situazione, soprattutto per i punti che restano critici. Ci auguriamo che questo sia il risultato di interventi strutturali e non di dinamiche occasionali”.

Fonte: https://golettaverde.legambiente.it/2025/07/03/tappa-nel-lazio/

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