L’Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio ha emesso un’allerta gialla dalle prime ore di domani, venerdì 22 settembre e per le successive 18-24 ore. Si prevedono sul Lazio precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Il maltempo sancisce la fine dell’estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare una temperatura superiore di 1,04 gradi la media storica che la classifica tra le otto piu’ calde dal 1800. Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr in relazione all’allerta meteo in varie regioni italiane, con conseguente calo delle temperature, che segna l’arrivo dell’autunno. Il caldo record in Italia nell’estate 2023 e’ stato accompagnato da una media di oltre 22 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato danni. Per Coldiretti siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una piu’ elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al Maltempo con effetti devastanti. Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno a causa dei cambiamenti climatici con un taglio del 10% della produzione di grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il raccolto di miele e’ sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro e per la vendemmia (-12%). A beneficiare delle condizioni climatiche anomale con il caldo intervallato dalla pioggia e’ stata la nascita dei funghi in Italia con un’esplosione di porcini e aumenti del “raccolto” fino al +20% rispetto all’anno scorso. L’agricoltura e’ l’attivita’ economica che piu’ di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma e’ anche il settore piu’ impegnato per contrastarle: si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novita’ segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti ance grazie al PNRR per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.