Ancora neve e freddo record tra le province di Roma e Frosinone. Nella notte tra martedi’ e mercoledi’ c’e’ stata un’altra nevicata che ha imbiancato diversi comuni dopo i fiocchi caduti domenica scorsa.
La precipitazione nevosa ha causato un manto alto alcuni centimetri che pero’, stavolta, non ha causato problemi particolari alla viabilita’. In azione i mezzi spargisale dell’Astral in diverse zone del Lazio.
Il forte e repentino abbassamento della colonnina di mercurio, accompagnato dalla neve e da gelate mattutine, “mette a rischio verdure e ortaggi coltivati in pieno campo”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, per l’ondata di maltempo con l’irruzione di aria gelida e la neve persino a Roma.
“L’arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni”. “A preoccupare – continua la Coldiretti – e’ anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici. L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni piu’ tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo”. Il caro bollette ha un doppio effetto negativo, denuncia Coldiretti, “perche’ riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – conclude – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attivita’ agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti”.