Ancora caldo anomalo su tutta l’Italia, con picchi di 30-33°C ovunque da Nord a Sud. Non si ricorda un inizio di ottobre così rovente soprattutto al Centro-Nord. È in arrivo però un piccolo disturbo che è previsto tra oggi e domani: qualche nuvola in più sulla Liguria e sul Triveneto con qualche rovescio a ridosso delle Alpi orientali. Da giovedì però l’Anticiclone Apollo tornerà ancora più prepotente con nuovi picchi di caldo africano durante il weekend del 7-8 ottobre.
A Roma è nota l’espressione ottobrata per definire l’inizio della stagione autunnale: un mese speciale per la Capitale, con giornate luminose e temperature gradevoli che ricordano una seconda estate. Ottobre porta con sé anche i colori e i profumi del vino.
Una festa che richiama i Baccanali
Le Ottobrate romane erano un vero e proprio rito che si richiamava alla tradizione dei Baccanali, le festività pagane legate al ciclo delle stagioni e alla celebrazione del dio del vino. Fino ai primi del Novecento, a Roma si festeggia la fine della vendemmia, non senza qualche eccesso: la domenica o il giovedì mattina, era normale vedere partire da ogni rione piccole carovane dirette “fuori porta” a far baldoria. Delle festività che coinvolgevano sia nobili sia popolani e avevano come mete le campagne, i frutteti e i vigneti che un tempo circondavano la città, per esempio i prati dopo Ponte Milvio, le vigne tra Monteverde e Porta San Pancrazio o fuori Porta San Giovanni e Porta Pia. Una delle destinazioni preferite era però Testaccio: lungo le sue pendici nel Seicento erano state ricavate numerose grotte, “celebri catacombe del vino”, che fornivano la temperatura ideale per conservarlo.