Monopattini: allarme dei medici del San Camillo, urge casco obbligatorio per tutti   

La denuncia del direttore dell’unità Shock e Trauma. Con la ripresa del traffico, pronti soccorsi pieni di giovani con danni al cervello. Un incidente alla settimana

La mobilità green si tinge di rosso. E i monopattini, fiore all’occhiello dell’amministrazione Raggi, sbarcati in sharing a Roma dal maggio 2020, Fanno sempre più rima con Pronto Soccorso. Complice il ritorno alla vita quasi normale, e il traffico aumentato del 22%, nell’ultimo mese gli incidenti gravi con il piccolo mezzo elettrico a due mote hanno subito una improvvisa impennata: almeno del 400%.

“Non ho mai visto un’incidenza del genere, siamo passati da zero a almeno un nuovo caso a settimana”, denuncia a ‘La Repubblica’ Emiliano Cingolani, rianimatore 51enne e direttore dell’unità Shock e Trauma del dipartimento di emergenza del San Camillo.

“Abbiamo dovuto inserire una nuova tipologia di traumi, quelli da monopattino – spiega il rianimatore -. Parlo di lesioni craniche gravissime, e senza alcun tipo di protezione, come non eravamo più abituati a vedere”.

Quello che racconta il primario è la cronaca di una tragedia annunciata. “E sono tutti giovanissimi», sottolinea. Nelle ultime due settimane, il San Camillo ha accolto 4 casi (“tanto gravi da rimanermi impressi”, spiega il medico). Un ragazzo, dopo aver lottato tra la vita e la morte, è stato dimesso due giorni fa. Un altro, poco più che maggiorenne, si trova in terapia intensiva. Altri due sono arrivati la scorsa settimana in condizioni gravissime. La dinamica è sempre la stessa: zig zag nel traffico. sali e scendi dai marciapiedi, la distrazione, l’impatto contro un ostacolo o peggio, contro un’auto in corsa. E la caduta, laterale, con le mani ancora attaccate al manubrio, senza avere il tempo di proteggere la testa. Il San Camillo da solo copre un terzo del territorio laziale nel trattamento dei codici rossi traumatologi ci, e quest’anno già ha registrato 1000 casi (tra indicenti stradali, domestici, cadute), contro i 600 del 2016.1 monopattini in sharing, a Roma, sono circa I5mila.

“Numeri ufficiali sul fenomeno ancora non ce ne sono, è presto”, precisa Cingolani. Quel che è certo, è che i 4 casi che riporta nelle ultime due settimane non sono la totalità dei ricoverati al Pronto Soccorso per monopattino, ma solo quelli tanto gravi da richiedere il trasferimento in rianimazione shock e trauma, che tratta un totale che si aggira sui 50 pazienti al mese.

E l’aumento esponenziale è confermato anche dagli altri due poli traumatologici regionali. l’Umberto I e il Gemelli. “Ci troviamo a fare i conti con un impatto sociale enorme, data l’età giovanissima dei pazienti, con conseguenze che portano a invalidità permanenti che compromettono il resto della vita di queste persone e delle loro famiglie – continua Cingolani – il mio è un appello sanitario rivolto alla politica: bisogna regolare questo fenomeno. Qualcuno dovrà prendere decisioni impopolari, come l’abbassamento di velocità e l’obbligo di casco”.

A oggi, la legge impone l’elmetto sui monopattini fino ai 14 anni di età: un provvedimento di scarsissima utilità. “Qualcuno dovrà imporre decisioni impopolari come l’abbassamento della velocità e il casco. “Comprendo quanto sia difficile vedere i monopattini come un mezzo pericoloso, eppure 25/30 chilometri orari, senza alcun tipo di protezione, sono più che sufficienti per subire lesioni craniche dall’esito anche mortale, basti pensare che i ciclisti in pianura raggiungono la stessa velocità e hanno l’obbligo di casco”, conclude il primario. “La politica deve fare qualcosa, monopattini non sono un giocattolo eppure vengono vissuti come tali. Non aspettiamo di trovarli al centro di tragiche statistiche”.

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