Oipa, animali vittime silenziose decimate da incendi a Roma

Sono i morti e i feriti di cui non si parla mai'

L'incendio a Priverno.

I tre megaincendi a Roma (a Torre Spaccata ieri, a Monte Mario il 31 luglio e alla Pisana-Casal Lumbroso l’11 agosto), “oltre ai danni al patrimonio vegetativo, hanno causato un numero incalcolabile di vittime animali, vittime dell’incuria e dalla mancata manutenzione del territorio”. L’allarme arriva da una nota dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). L’associazione sottolinea come la fauna selvatica dei boschi, sottoboschi e radure “sono i morti e i feriti di cui non si parla mai, esseri senzienti e patrimonio indisponibile dello Stato che dovrebbero essere tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale, a norma di legge”.

“Gli amministratori, nazionali e locali, che a Roma si sono succeduti nei decenni avrebbero dovuto mettere in sicurezza il verde della Capitale: dai parchi ai giardini, dalle riserve al greto del Tevere e dell’Aniene, zone che inoltre troppo spesso diventano pericolosi ricettacoli di discariche a cielo aperto”, evidenzia il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Gli enti preposti avrebbero dovuto monitorare le aree dove si sa che vi sono degrado e anche insediamenti abusivi, come quello che sembra essere all’origine del devastante incendio del Parco di Monte Mario, e altre criticità. Ma, a fronte di denunce e allarmi da parte dei residenti, la politica nazionale e locale sembra solo capace di piangere sul latte versato. Inutilmente”.

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