Plastica: Roma è la città più inquinante del Mediterraneo

Nella classifica stilata dal Wwf su 10 città, cinque sono italiane. Ogni anno nel Mare nostrum finiscono 229mila tonnellate di plastiche

plastica in mare

Roma è la città più inquinante per la plastica tra quelle del bacino del Mediterraneo. Secondo una classifica stilata dal Wwf nella top ten ci sono ben 5 città italiane (oltre a Roma – che detiene il primato assoluto – Milano, Torino, Palermo e Genova). Complessivamente ogni anno finiscono nel Mediterraneo 229mila tonnellate di plastiche: è come se ogni giorno 500 container scaricassero in acqua il proprio contenuto.

Più della metà di questa plastica proviene da soli 3 Paesi: il 32% dall’Egitto, il 15% dall’Italia e 10% alla Turchia. Per questo Wwf ha lanciato un appello in vista della prossima assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente – Unea (28 febbraio-2 marzo) perché si adotti finalmente un Trattato globale legalmente vincolante.

Complessivamente l’Europa, secondo maggiore produttore di plastica dopo la Cina rilascia ogni anno 307-925 milioni di rifiuti nei mari, di cui l’82% è plastica (principalmente frammenti di plastica e articoli monouso, ovvero bottiglie, imballaggi e sacchetti). Fonte principale di immissione della plastica in mare sono le attività costiere e una gestione inefficiente dei rifiuti, che peggiora ulteriormente nel periodo estivo a causa dell’aumento dei flussi turistici e delle relative attività ricreative. Seguono (con il 22%) le attività in mare che, con pesca, acquacoltura e navigazione, disperdono nasse, reti e cassette per il trasporto del pesce.

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