“Puliamo il Mondo” festeggia 30 anni: nel weekend evento a piazza di Porta San Lorenzo

Torna - dal 30 settembre al 2 ottobre - la storica campagna di volontariato di Legambiente, che chiama a raccolta i cittadini per ripulire insieme dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade e piazze, angoli della città, ma anche sponde di fiumi e spiagge. Secondo l'indagine "Park litter 2022" dell'associazione ambientalista, mozziconi, tappi e mascherine sono al top fra rifiuti nei parchi

Torna – dal 30 settembre al 2 ottobre – “Puliamo il Mondo”, la storica campagna di volontariato di Legambiente. L’edizione italiana di Clean up the World, compie 30 anni, e continua la sua chiamata all’azione ai cittadini di tutte le età per ripulire insieme dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade e piazze, angoli della città, ma anche sponde di fiumi e spiagge. Lo ricorda Legambiente rilevando la costanza di questo “impegno collettivo in nome dell’ambiente e della cittadinanza attiva” che mette “al centro la tutela e la valorizzazione del territorio, città più pulite e vivibili, il senso di comunità unito al rispetto e all’accoglienza”.

Oltre mille gli eventi in programma dal nord al sud Italia che vedranno impegnati centinaia di volontari tra studenti, amministrazioni comunali, realtà aziendali e associazioni. Ad aprire il grande week-end di mobilitazione, venerdì 30 ottobre, sarà l’evento organizzato nella Capitale con una giornata di pulizia, alle ore 10, a piazza di Porta San Lorenzo. Motto di questa edizione sarà “Trent’anni di Puliamo il Mondo per un clima di pace” per sottolineare l’importanza delle comunità fautrici di una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, odio e discriminazione.

Mozziconi, tappi e mascherine al top fra rifiuti nei parchi

Secondo i dati emersi al termine dell’indagine “Park litter 2022” di Legambiente, su quasi 32mila rifiuti raccolti e catalogati da 697 volontari – nei 66 transetti eseguiti in 56 parchi urbani di 28 città, circa cinque rifiuti ogni metro quadrato monitorato – a farla da padrone sono i mozziconi di sigarette – che rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti (13.483 su 31.961 totali) – seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli e linguette lattine (3.005 pezzi trovati pari al 9,4% del totale), pezzi non identificabili di carta (2.575, l’8,1%), pezzi non identificabili di plastica (1.838, il 5,8%), bottiglia di vetro e pezzi di bottiglie (1.710, il 5,4%), e sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (1.009, il 3,2%).

Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale, le mascherine sono state ritrovate in 25 dei 56 parchi monitorati (44,6% dei parchi) mentre i guanti in 7 dei 56 parchi (12,5% dei parchi). La maggior parte dei rifiuti rinvenuti, oltre alla categoria dei rifiuti da fumo, sono riconducibili a quella dei prodotti “usa e getta” e quelle degli “imballaggi” che rappresentano rispettivamente il 21% (6.622 pezzi) e il 26% del totale (con 8.189 pezzi), spiega l’associazione ambientalista.

Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 62,1% di polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 19.844 rifiuti, per il 13,5% di carta e cartone (4.327 rifiuti), per il 12,7% di metallo (4.055) e per il 7,1% di vetro e ceramica (2.260). La restante percentuale di rifiuti (4,6%) è composta da rifiuti in gomma, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti e Raee. Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette, il parco in cui sono stati monitorati il maggior numero è a Milano, il Parco della Martesana, con 1.090 pezzi; segue Avellino, Parco di Nunno, con 1.017 mozziconi; Perugia, Parco Chico Mendes, con 953 mozziconi trovati in 100 metri quadrati e San Donà di Piave – Venezia (Parco Europa) con 643 mozziconi.

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