Nell’ambito del piano di potenziamento e rimodulazione della raccolta dei rifiuti su strada, a Roma parte l’implementazione del servizio effettuato attraverso “campane” a caricamento bilaterale. Sono 2 mila le nuove campane che verranno posizionate, entro quattro mesi, da via Appia Nuova alla Magliana, con 30 nuovi mezzi pesanti dedicati. Il rafforzamento è previsto dal piano industriale di Ama, l’azienda capitolina per la gestione dei rifiuti. Alle operazioni di posizionamento dei primi nuovi contenitori, avvenuto questa mattina in via Appia Nuova, hanno partecipato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato dall’assessora all’Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, dal presidente di Ama Bruno Manzi e dal direttore generale Alessandro Filippi. Questa tipologia di raccolta era stata già introdotta in via sperimentale circa un anno fa in tre aree circoscritte dei quartieri Africano, Appio e Prati e, visti i risultati estremamente positivi, ora verrà potenziata ed estesa con 2 mila nuovi contenitori e 30 nuovi mezzi pesanti dedicati.
“Cominciamo a via Appia Nuova – ha spiegato il sindaco Gualtieri – dove più di 200 campane saranno sistemate a gennaio. Poi il piano prosegue a febbraio nel quartiere Africano/ Trieste, tra febbraio e marzo a Prati, a marzo a San Lorenzo e ad aprile alla Magliana Vecchia”. Entro questo mese il posizionamento sarà completato in via Appia Nuova nel tratto compreso fra San Giovanni ad Arco di Travertino. Le nuove campane “oltre a essere più belle, hanno la caratteristica di essere bilaterali e un migliore rapporto spazio-capienza”, ha aggiunto Gualtieri. I nuovi cassoni infatti, si potranno posizionare da ambedue i lati della strada, anche quando è presente il senso unico di marcia, e liberando così lo spazio davanti ai portoni o le vetrine dei negozi. “Con i cassoni tradizionali – ha proseguito il sindaco – si occupano 12 metri per un volume di 9.600 litri. Ora, questi occupano 8 metri e mezzo e hanno una capienza di 13.500 litri, quindi si guadagnano quasi 4 mila litri e si risparmiano 3 metri e mezzo di spazio”.
La vuotatura viene effettuata attraverso l’impiego di veicoli automatizzati a caricamento bilaterale manovrati da un solo operatore. Inoltre, le campane sono ancorate a un binario per cui non potranno essere spostate o ricollocate manualmente dagli utenti. Fra le novità introdotte c’è l’ordine di posizionamento: ogni batteria è composta da quattro campane identificabili dalla colorazione e dall’ordine: blu per carta e cartone, giallo per plastica e metallo, marrone per gli scarti organici e, infine, grigio per i materiali non riciclabili. “Durante la sperimentazione, è stata coinvolta l’associazione italiana ciechi – ha sottolineato l’assessora Alfonsi – proprio perché ci chiedevano la possibilità di riconoscere un cassonetto in base a un ordine di sequenza per non dover andare a toccare i cassonetti, spesso sporchi, e riuscire a fare la giusta raccolta differenziata”.
Con questo nuovo sistema, il prelievo è mono-operatore e consente anche di liberare ulteriori risorse da impiegare in altri servizi sul territorio. “Funziona con un sistema di upload quando c’è un carico dall’alto – spiega Filippi – e questo ci libera anche dal vincolo del lato della strada, consentendoci di essere più flessibili . L’obiettivo primario per chi progetta un modello di raccolta è quello di limitare i vincoli alla propria progettualità e ottimizzare anche il sistema di circolazione”. L’impatto, infatti, è anche sul traffico veicolare. La scelta, conclude Manzi “è proprio quella di apportare questo sistema anche in condizioni urbanistiche differenti e non solo sulle principali arterie di Roma, bensì ragionare su aree omogenee sfruttando la capacità di carico e il minor ingombro”.