“Riscatti di città”: a Palazzo Merulana una mostra sulla rigenerazione urbana che parte da Roma

Tante idee per ridare vita a realtà cittadine abbandonate - dall'ex fabbrica della penicillina all'oleificio Magliana all'ippodromo di Tor di Valle - o per ridefinire lo spazio pubblico, immaginando, per esempio, un Grande Raccordo Anulare delle bici o salvando dal degrado l'area dello storico mercato di via Sannio nel quartiere San Giovanni

Un’isola botanica nel cuore di un edificio storico, per comprendere che il rispetto per la natura è una chiave per il futuro. E poi tante idee e progettualità inedite, per ridare vita e ri-connettere realtà cittadine abbandonate, dall’ex fabbrica della penicillina all’oleificio Magliana all’ippodromo di Tor di Valle, o per ridefinire lo spazio pubblico, immaginando per esempio un Grande Raccordo Anulare delle bici o salvando dal degrado l’area dello storico mercato di via Sannio nel quartiere San Giovanni.

Si apre il 15 aprile a Palazzo Merulana “Riscatti di città – Transizioni urbane a Roma”, progetto espositivo multidisciplinare di TWM Factory e H501 City Lab, in collaborazione con CoopCulture, giunto alla seconda edizione e a cura di Nicola Brucoli, Carlo Settimio Battisti e Andrea Fulgenzi. Attraverso pratiche e progetti, dati e installazioni, la mostra fino al 29 maggio offre un racconto del possibile futuro di una città che, chiamata a far fronte alle diverse transizioni ecologica, digitale e culturale, potrebbe diventare il centro propulsore di un nuovo modello urbano.

Un modello finalmente sostenibile, basato su interventi green, progettazioni partecipate, co-creazione, progetti sociali inclusivi e nuove pratiche culturali. Al pubblico “Riscatti di città” presenta il racconto di “un’altra città” – aperta, propositiva, giovane – attraverso due grandi mappature, in cui sono stati inseriti oltre 400 punti tra luoghi dismessi e rigenerati e circa 300 centri di nuova produzione culturale a Roma. Il percorso accoglie 15 progetti di Architettura e Spazio Pubblico nature-based che instaurano una relazione positiva e aperta con l’ambiente (tra cui Rettorato Roma Tre, Ex Arsenale Pontificio, Polo Civico Grottaperfetta, Piazza Vittorio Emanuele, Piazza Augusto Imperatore, Piazza Fiume/Porta Pia, Ferroverde, Museo della Zecca, Enel Headquarters, Campus Biomedico, Mercato di via Sannio, Piazzale Flaminio/Muro Torto, Living Eur) e 4 progetti di mobilità (PUMS – Piano Urbano Mobilità Sostenibile, GRAB – Grande Raccordo Anulare delle Bici, Isole Ambientali, Ciclabili transitorie) che evidenziano la capacità dei tecnici di Roma Capitale di voler provare a immaginare nuove infrastrutture all’interno di un piano strategico ampio, spingendosi quindi oltre l’ottimizzazione di ciò che già esiste.

Svolgono un ruolo di sensibilizzazione e coinvolgimento dei visitatori le fotografie di Luoghi Dismessi Project alias Maritza Bianchini e Luca Bonaccorso, le installazioni video-art di Cromoformio e le installazioni oniriche di Stefano Canziani, oltre all’isola green, realizzata in collaborazione con OZ – Officine Zero grazie al supporto del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, che porta la natura nel cuore di Palazzo Merulana. Completa il percorso il progetto editoriale Arbores – La ramificazione dei nuovi centri culturali a Roma, che racconta le esperienze creative di alcune realtà, come Post ex, Polo Ex Fienile, Ex Garage, La Redazione di Scomodo – Spin Time, Fondazione VOLUME!, AlbumArte, Roma Smistamento, Teatro Basilica, Spazio Chirale, OZ – Officine Zero, IUNO, Paper Room, SonoFrankie e Ombrelloni Art Space. (Marzia Apice per Ansa)

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