Roma: al via il bando per la cura del verde, 100 mln in tre anni per i 15 Municipi

incluse le ville storiche, in particolare Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese

Roma Capitale ha lanciato il nuovo bando 2024-2026 per la manutenzione ordinaria del verde pubblico nei suoi quindici municipi incluse le ville storiche, in particolare Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese, passando da un approccio incentrato sulla semplice manutenzione a quello di una cura del verde considerata in tutti i suoi aspetti. A presentarlo stamattina, all’Aranciera del Parco San Sisto, sono stati il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. Per il prossimo triennio l’amministrazione metterà a gara un unico accordo quadro da 100 milioni di euro destinati a quindici lotti integrati per quindici Municipi, superando l’attuale distinzione tra verde verticale (potature) e verde orizzontale (sfalci), tenendo conto degli interventi stimati e della consistenza del patrimonio verde di ogni specifico territorio.

Complessivamente saranno interessati oltre 400 milioni di metri quadrati di aree verdi sopra i 20 mila metri quadrati (quelle di ampiezza inferiore sono già passate nei mesi scorsi alla gestione municipale diretta per complessivi 4,4 milioni di metri quadrati) e che considerano ville storiche, riserve, parchi, roseti, giardini e i 340 mila alberi della Capitale (ognuno dei quali dovrà essere potato almeno una volta ogni cinque anni). Sono compresi anche tutti gli interventi connessi, dalle concimazioni ai trattamenti endoterapici, fino alle prove di trazione. Il bando nasce dal concreto coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, scommettendo sull’apertura al mercato e su un’autentica concorrenza basata sulla qualità, con l’obiettivo di portare Roma le migliori professionalità nazionali ed europee.

Ogni lotto verrà affidato a un’impresa diversa, tutte in grado di rispondere a rigidi criteri di selezione tali da garantire un sensibile incremento del livello del servizio, il rispetto delle forme di disincentivo al subappalto e una sostanziale riduzione dei disagi al cittadino in termini di qualità del lavoro, durata e sicurezza. I punteggi del bando terranno in particolare considerazione gli aspetti tecnici dell’offerta (85 per cento) disincentivando i ribassi eccessivi, oltre che la ricca dotazione di mezzi e attrezzature ecologiche, la forte capacità di valorizzazione del materiale di risulta e, soprattutto, l’adeguata qualificazione professionale del personale. Significativo anche il supporto richiesto a ordini professionali, ispettori di cantieri e contabilizzatori per ciascuno dei quindici lotti.

Viene inoltre garantita una riserva del 5 per cento alle cooperative sociali in possesso dei necessari requisiti. Si tratta del recepimento delle indicazioni contenute nel “Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate” approvato dall’Assemblea capitolina nei mesi scorsi. Appare, infine, di particolare interesse il ricorso alla tecnologia più avanzata messa al servizio dell’appalto e dei cittadini, a partire dalla programmazione, il monitoraggio e la contabilità, che dovranno trovare spazio sull’applicativo informatico Gis green spaces, piattaforma all’avanguardia nella gestione delle aree verdi urbane. Tutti gli interventi saranno tracciati e rapportati alle tempistiche previste per ogni passaggio, per le aree verdi come per gli alberi che, praticamente, avranno ognuno una sorta di cartella clinica.

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