Sembra che i caratteristici pini romani, che hanno ispirato musicisti d’ogni tempo, da Ottorino Respighi ad Antonello Venditti, stiano perdendo la lotta contro il parassita Toumeyella Parvicornis, meglio noto come cocciniglia. Secondo i dati dell’associazione Italia Nostra nella capitale, su oltre un milione e trecentomila arbusti, circa l’85 per cento è ammalato. E a villa Glori, uno dei polmoni verdi della città, ci sarebbe la situazione più preoccupante: di 700 pini, 170 sono stati potati. Così la villa storica capitolina, a oggi, è un’esposizione di tronchi mozzi, che giacciono vicino alle altalene e agli scivoli per bambini. Poco distante sono già piantumati i nuovi arbusti che dovranno sostituirli ma associazioni e residenti sono preoccupati. “Villa Glori sconta una delle potature drammatiche che impediscono ai pini di crescere”, spiega Francesca Marranghello, consigliera dell’associazione Italia Nostra, interpellata da “Agenzia Nova”.
La cura contro la cocciniglia nel Lazio è sancita da due delibere: una del ministero delle Politiche agricole, alimentari e Forestali (Mipaaf) e una regionale che obbliga alla terapia tanto nelle aree pubbliche quanto in quelle privato ma “i pini di Villa glori hanno avuto solo la prima dose e non la seconda di cura. Sui pini giovani non c’è stata proprio – denuncia Marranghello -. Questo perché al Servizio giardini costa meno ripiantare, e si preferisce così abbattere. Ci vuole molto impegno per innaffiare due volte a settimana i pini. Inoltre, per quanto riguarda le potature, se il pino viene ridotto ‘da ombrello a pennello’ cala anche la sua capacità polmonare”. E di conseguenza la possibilità di tornare in salute.
Grave, secondo Italia Nostra, la situazione anche a via delle Terme di Caracalla, via Flaminia e corso Francia. Condizioni preoccupanti che hanno portato il presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Roma e provincia, Flavio Pezzoli, a scrivere all’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. “Per quanto di nostra conoscenza gli interventi sono stati sospesi in tutte le aree pubbliche del territorio di Roma Capitale, con la sola eccezione del parco di Villa Pamphilj”, chiarisce Pezzoli nella lettera. “A Roma, i pini continuano a morire per i massicci e ripetuti attacchi della Toumeyella Parvicornis, che in questo periodo dell’anno è particolarmente attiva ed aggressiva – aggiunge -. Gli interventi per taluni non risultano efficaci nel periodo estivo, ma nell’attuale situazione della città noi ci sentiamo di consigliare di verificare la possibilità di intervenire almeno durante le ore della giornata con temperature più miti per scongiurare il peggio”.