Il M5s ritira la mozione presentata all’ordine del giorno e comunica che, insieme a Lega e Fd’I, ha depositato presso l’ufficio assembleare del VII Municipio la richiesta di Consiglio straordinario per discutere in merito alla situazione in cui versa il Pratone di Torre Spaccata.
L’area verde è oggi recintata e per il Piano regolatore è destinata ad essere edificata. I cittadini invocano una variante urbanistica per farne un parco archeologico ed ambientale.
“Stiamo parlando di un Parco archeologico, storico e naturalistico che merita un approfondimento specifico e mirato con tutti gli attori comunali, regionali e parastatali e soprattutto con i cittadini che da anni si spendono per la salvaguardia di quell’area”.
Così il consigliere capitolino Daniele Diaco (M5s) e il capogruppo del M5s in VII Municipio Emanuel Trombetta.
L’area verde, nota come “il pratone”, si estende per circa 60 ettari tra viale Bruno Pelizzi e via Roberto Fancelli all’interno del VII municipio. In linea d’area si sviluppa in continuità con il parco di Centocelle, da cui è separato da viale Palmiro Togliatti. E’ uno spazio enorme, ma recintato perché di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. I residenti di Don Bosco, Cinecittà est e Torre Spaccata, vale a dire di uno dei quadranti più popolosi ed al tempo stesso carenti di verde, nutrono importanti aspettative per uno spazio che ha valore sul piano archeologico, paesaggistico ed ambientale.