Senz’altro diverse sono le realtà che a Roma cercano di supportare e promuovere startup e i nuovi mondi dell’impresa innovativa. Capital Venture Consulting – CVC, con il supporto di Azimut Capital Management e Startup Pack, ha organizzato la seconda edizione del Rome Investor Day che si è tenuta lo scorso giovedì 7 luglio nella sede Azimut di Roma.
«Siamo una boutique finanziaria – spiega a Radiocolonna.it il fondatore di CVC Gabriele Belfiore – il nostro intento è quello di supportare nuovi progetti e raccogliere capitali. Oggi si sono presentate 10 startup a 25 investitori, siamo molto soddisfatti della selezione effettuata così come lo sono i giudici di gara, ci auguriamo che potranno crescere e magari essere sostenute da investimenti»
Secondo Belfiore fare impresa in Italia tende di solito a creare un mercato chiuso, e questo comporta che alcuni siano frenati. ’’Un altro dei nostri ruoli, come quello di tutti gli attori dell’ecosistema – afferma – è quello di far pensare le startup in maniera globale’’.
Leonardo Ambrosini, Co-founder e General Partner del veicolo di investimento Rigel, a sua volta partner di CVC, racconta che Rigel si sta costituendo e sta raccogliendo circa un milione e mezzo di capitali, che investe in startup Tech in Fase di Pre-Seed con una componente software innovativa rilevante.
‘’Oggi abbiamo avuto l’onore di essere qui tra la vasta giuria, in un evento ben organizzato – rileva – anche perché le presentazioni erano uniformi tra di loro, e abbiamo avuto il tempo di interagire con gli investitori presenti in platea’’.
L’evento è stato infatti una competizione amichevole tra startup, in cui la giuria ha valutato le migliori in base a diversi canoni da rispettare. Tre le aziende premiate: terza classificata Climbo, che offre un sistema semplice e funzionale per le attività commerciali che vogliono aumentare le proprie recensioni sul web. Al secondo posto c’è Toduba, che ha sviluppato un sistema di digital wallet dedicato al welfare aziendale per buoni pasto e altri benefici aziendale. Ha vinto Katakem, startup calabrese che ha inventato il “Bimby” della chimica, un sistema capace di riprodurre autonomamente esperimenti minimizzando gli errori.
«Il Covid ha cambiato molto la percezione della necessità di abbracciare le nuove tecnologie, creando sicuramente condizioni molto più favorevoli verso soluzioni in quel che è un paese e una città particolarmente conservativa». Sottolinea Giammarco Carnovale, presidente di Roma Startup, un gruppo di stakeholders che conta ad oggi 90 membri uniti nell’obiettivo comune di fare rete e sviluppare l’ecosistema in cui si trovano le startup, finanziatori e istituzioni.
«La pandemia – afferma – ha creato un’attesa molto forte, come se una molla fosse rimasta tesa per due anni, rendendo questo periodo molto interessante. Inoltre, i venture capitalist globali hanno smesso di pretendere che le startup si spostino e stiano vicine a loro, grazie allo sviluppo dell’utilizzo delle piattaforme di videoconferenza per qualunque tipo di relazione».
Riguardo ai rapporti con le istituzioni territoriali, Carnovale riconosce di lavorare benissimo da anni con Lazio Innova della Regione. ‘’Hanno capito perfettamente – dice – che le startup sono anzitutto delle opportunità di sviluppo sociale ed economico, perché rappresentano nuovi posti di lavoro, un modo per far rimanere qui i giovani. Questo governo ha sensibilità diverse, alternate a seconda di chi sono gli interlocutori, però sta comunque mettendo sul tavolo molti investimenti. La Cassa Depositi e Prestiti con cdp venture capital sta facendo molto. Tuttavia la sensibilità politica perché le startup ricevano maggior attenzione da parte dell’impresa tradizionale è ancora mediamente molto bassa, ma ci sono alcuni soggetti sicuramente più ricettivi di altri».