Tornano a Roma i vigneti urbani: Alfonsi punta sul turismo lento e sulla sostenibilità ambientale

Il primo vigneto urbano nascerà nel parco di San Sisto. Nella Capitale anche 180 orti urbani

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Puntare sulla sostenibilità, guardando al recupero degli orti urbani e riportando le vigne a Roma, a partire dal parco di San Sisto. È l’obiettivo dell’assessora all’Ambiente del Campidoglio, Sabrina Alfonsi, che in un’intervista al dorso romano a Il Messaggero ha spiegato i due progetti dei vigneti urbani. “Uno – ha detto – è con Iter Vitis, il cammino della vite promosso dal Consiglio d’Europa che vuole valorizzare il patrimonio delle vigne storiche della grande città. E poi ce n’è un secondo, con l’associazione Donne del Vino che punterà a vari livelli di collaborazione, a cominciare dalla divulgazione dei temi dei prodotti locali per poi passare alla formazione al bere responsabile. Il vino ci parla della storia e della cultura”.

Alfonsi ha ricordato che il primo vigneto urbano di Roma nascerà nel parco di San Sisto “dove ci sono l’assessorato all’Ambiente e il servizio giardini. Sarà dedicato a Marisa Leo, vittima di femminicidio, poco meno di un anno fa”.

Non solo vigneti, ma anche orti. Sono 180 quelli urbani presenti a Roma. “La Capitale è per un terzo verde e per un altro terzo agricola: questi due terzi ci permetteranno di costruire una metropoli sostenibile”.

Per Alfonsi si ratta di progetti che, da un lato, attirano “un turismo slow”, dall’altro, “più piante contribuiscono a un abbattimento della temperatura causata dal riscaldamento climatico, rendono più vivibili i quartieri”.

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