Università: arriva a Roma una nuova mensa ecosostenibile

A inaugurarla stamattina il presidente della Regione Nicola Zingaretti. La struttura completamente ammodernata tornerà a essere anche una sala studio - come già avviene per le altre principali mense LazioDisco - in orario pomeridiano

Una mensa universitaria completamente rinnovata e ammodernata dell’ente regionale per il diritto allo studio LazioDisco a Roma, in via della Sette Sale. A inaugurala questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore allo sviluppo economico, commercio e artigianato, università, ricerca, start-up e innovazione Paolo Orneli, la rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni, il presidente dell’ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza, rappresentante degli studenti, Alessio Pontillo. La mensa “Sette sale” ha riaperto provvisoriamente già da qualche tempo, in attesa della conclusione dei lavori di ristrutturazione. Al momento, infatti, eroga il servizio del pranzo dal lunedì al venerdì, ma è prevista anche l’apertura serale per la cena.

La struttura completamente ammodernata tornerà ad essere anche una sala studio, come già avviene per le altre principali mense di Disco, in orario pomeridiano. La nuova mensa ospita 200 persone, ma una volta terminati i lavori potrà servire, Covid permettendo, circa 350 persone al giorno. Il costo complessivo dei lavori dell’opera di restyling è di 150 mila euro. La ristrutturazione dei locali ha introdotto migliorie per l’efficientamento energetico e la salvaguardia dell’ambiente. “La riapertura di questa mensa rinnovata è, nella fase di ripartenza post Covid, che ha visto soprattutto i giovani penalizzati, un segnale di grandissima forza: Sette Sale, non è solo una mensa, ma è stata concepita come uno spazio comune che potrà essere utilizzato anche per studiare e socializzare – ha dichiarato il governatore Zingaretti -. È una struttura moderna, all’avanguardia, ecosostenibile che pone attenzione anche alla qualità del cibo, biologico e a km0, come tutte e 9 le mense Disco rinnovate. La Regione Lazio continua a lavorare per rafforzare le politiche per il diritto allo studio, sulla conoscenza, sui nuovi spazi di studio e socialità, sul sostegno alla ricerca. E questa struttura rappresenta un altro significativo passo in questa direzione”, ha concluso Zingaretti.

Importante peculiarità è l’assoluta assenza di plastica nelle mense Disco e l’uso dei prodotti bio. Questo perché Disco è impegnato nella diminuzione dell’impatto ambientale del servizio ristorazione. Ad esempio, nella mensa Sette sale, come già avviene per altre mense dell’Ente, ci sarà l’abolizione dell’utilizzo della plastica a favore di stoviglie in ceramica e posate di metallo. La mensa utilizzerà inoltre prodotti alimentari provenienti da agricoltura biologica e da sistemi di produzione integrata Igp Dop Stg. Le mense universitarie e i punti di ristoro convenzionati con Disco offrono un servizio di ristorazione principalmente rivolto agli studenti universitari della Regione Lazio in corso e fuori corso, senza limiti di reddito ma con prezzi variabili in funzione del reddito.

“La Regione Lazio, attraverso Disco, può contare su 15 presidi distribuiti su tutto il Lazio tra Mense e Punti ristoro convenzionati. Fatte salve le flessioni determinate negli ultimi due anni dall’emergenza pandemica e dalle ristrutturazioni, questi presidi possono assicurare fino a 1 milione di pasti l’anno – ha aggiunto l’assessore Orneli -. Noi continueremo a impegnarci per assicurare servizi di questo tipo, affinché le nostre Università siano sempre più inclusive, perché l’ascensore sociale funzioni correttamente e assicuri una società più democratica ed equa”, ha concluso Orneli. Infine, anche per la rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni “oggi è una bella giornata di rinascita. L’apertura della mensa oltre che concreta è anche simbolica. La collaborazione con l’ente del diritto allo studio è la Regione Lazio in questi anni è stata molto proficua. La fruibilità degli spazi è un’altra missione e la Sapienza è già pronta”, ha concluso Polimeni.

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