Verde: allarme ambientalisti per Parchi invasi da zecche e da pulci

Ai cinghiali si aggiunge l’emergenza insetti per cani e persone per la mancata manutenzione nel V, VI e VII Municipio.

Cinghiali, serpenti, gabbiani, topi: sembra di stare alla fiera dell’Est, più che in una moderna capitale europea. Adesso Roma deve vedersela anche con l’invasione di colonie di zecche e pulci nei parchi del la città: del resto, da mesi, il Comune non garantisce un sufficiente sfalcio dell’erba e manutenzione del verde nei parchi.

L’allarme pulci e zecche,  scrive ‘’La Repubblica’’, arriva dall’associazione Earth, che si occupa dì tutela per i diritti della natura e degli animali e gestisce il nucleo di guardie zoofile della Capitale. E riguarda soprat tutto le aree verdi del V, VI e VII municipio: in particolare a Centocelle i parchi di via delle Palme e via Castore Durante, ma anche il parco Madre Teresa di Calcutta in viale Palmìro Togliatti.

Infestato anche il Parco degli Acquedotti dalla parte di via delle Capannelle, soprattutto dopo il laghettoche, aggiungono le guardie zoofile di Earth, al momento è prosciugato e i pesci stanno morendo soffocati.

Allarme anche nel parco dì Torre del Fiscale all’Arco dì Travertino e nelle aree verdi del quartiere Casilìno e di tutta l’area di Torbellamonaca, anche sui marciapiedi.

Pochi giorni fa la presidente di Earth, Valentina Coppola, ha scritto all’assessore ai Rifiuti Sabrina Alfonsichiedendo di tagliare l’erba troppo alta. «Da giorni si susseguono segnalazioni inerenti la situazione dì mancati sfalci dell’erba in parchi e ville in particolare nell’area est di Roma – si legge nella lettera – a questo si sono aggiunte segnalazioni ancora più preoccupanti riguardanti infestazioni di zecche che portano malattie molto serie come la rickettsìa.

L’allarme deve estendersi anche alle persone, in particolare i bambini e gli anziani perché la puntura dì zecca può portare la malattia di Lyme che causa anche danni neurologici. Chiediamo un adeguato sfalcio dell’erba e interventi di bonifica delle aree interessate anche al fine di prevenire ulteriori infestazioni».

Il paradosso è che l’erba è stata sfalciata in pineta. La denuncia arriva da un’altra associazione ambientalista, la Doggy Dog Odv, e riguarda l’area di Acqua Rossa, a Ostia, ampia porzione di pineta a ridosso del centro abitato dove nei giorni scorsi sì sono sviluppati due piccoli incendi, per fortuna subito spenti dai vigili del fuoco.

«Due giorni fa abbiamo visto sfalciaretutto con la trincia – spiega a ‘’La Repubblica’’ Dino Tarquinio, presidente di Doggy Dog Odv – è dannoso per tutto l’ecosistema della pineta, dove mancano controlli».

In pineta è allarme rifiuti: nell’area dì Acqua Rossa ci sono cimiteri dì pezzi dì amianto rotti e interrati, calcinacci e rifiuti gettati alla rinfusa. «Da tempo chiediamo telecamere e controlli adeguati della polizia locale: qui ogni giorno ognuno entra e fa come gli pare. La pineta è un patrimonio di tutti e come tale va rispettata».

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014