La terza edizione dell’indagine sulla qualità della vita per generazioni pubblicata oggi sul quotidiano “Il Sole 24 ore” vede Roma al 24esimo posto nella classifica per punteggio medio nei 12 indicatori selezionati per i bambini, preceduta da Monza e seguita da Ferrara.
Un punto di forza della Capitale è nelle rette per le mense scolastiche dove risulta prima, per il minor peso delle rette delle mense scolastiche della scuola primaria in proporzione al reddito pro capite. Considerando, invece, anche gli ulteriori 11 fattori che, secondo lo studio rilevano la qualità della vita dei bambini, la Capitale si colloca al 24esimo posto. Nella classifica che riguarda gli indicatori dei giovani la Capitale scende al 104mo posto, mentre per la qualità della vita degli anziani si colloca alla 32ma posizione.
Nell’indagine sulla qualità della vita per generazioni, il rapporto tra canone di locazione e reddito medio vede la Capitale in 104ma posizione su 107 città. “A fronte di un reddito medio annuo di 25.400 euro, l’affitto di un bilocale in zona semicentrale a Roma si attesta sui 1.620 euro mensili”, si legge sul quotidiano. Roma è sopra soltanto a Napoli, al Sud della Sardegna e a Taranto.
Nel Lazio invece Rieti, su questo parametro, è al primo posto in Italia. Il dato in generale incide sulla qualità della vita dei giovani e fa il paio con l’età media per il primo figlio che a Roma supera i 33 anni. Peggio, in Italia, fa soltanto Potenza
Infine, Roma è terza per il numero di anziani che vivono da soli, e quindi nella classifica delle città in cui ci sono meno anziani che vivono in solitudine la Capitale risulta terzultima. Tra i 12 indicatori che, secondo lo studio ne rilevano la qualità della vita, è stato introdotto l’indice della “solitudine”” ossia nuclei unifamiliari composti da persone sopra i 65 e che a Roma tocca il 42,6 per cento. Da sottolineare, invece, la terz’ultima posizione di Rieti per consumo pro capite di farmaci per malattie croniche. Viterbo, invece, è all’ultimo posto nel rapporto tra metri quadri destinati a orti urbani e numero dei 65enni residenti.