AltaRoma, sfila lo stile inclusivo di Clayton

per la prima volta l'ambasciatrice britannica Morris apre villa Wolkonsky per un defilè

Fashion is great, la moda è grande. Soprattutto quando riesce a trasmettere un messaggio positivo di inclusione e bellezza.

E’ quello che è accaduto a Roma, a Villa Wolkonsky dove, in occasione delle giornate di AltaRoma (25-28 gennaio), l’ambasciatrice britannica Jill Morris ha deciso di aprire le porte della sua residenza ad una sfilata molto particolare.

Quella della stilista britannica Sadie Clayton ha portato in passerella le sue creazioni autunno inverno 2018 indossate per la prima volta in Italia da sedici modelle diverse per abilità, età, etnia e taglia.

“Il progetto, che non ha precedenti in Italia, è nato dalla collaborazione tra gli uffici del Department of International Trade (DIT) in Italia e AltaRoma – spiega una nota del Consolato generale britannico – Obiettivo, presentare le potenzialità del Regno Unito quale piattaforma di creatività e innovazione nel settore della moda e come fonte di ispirazione per la promozione di messaggi di inclusione sociale sul mercato italiano”.

Diversità e inclusione sono del resto due priorità per il governo britannico che nel 2017 ha messo in atto una strategia ad hoc: “The Civil Service Diversity and Inclusion Strategy” finalizzata a rendere i datori di lavoro più inclusivi nel Regno Unito. Questa speciale strategia ha fatto sì che in passerella gli abiti disegnati dalla Clayton brillassero ancora di più. Stile forte e deciso, ma ricco di luminosità grazie agli inserti in rame e ruggine che hanno ulteriormente valorizzato tessuti pregiati come camoscio, satin e velluto. “Strati di colori e tessuti diventano la rappresentazione fisica della sovrapposizione di emozioni e stati d’animo diversi, mentre i pantaloni a vita alta, le gonne ampie e i top femminili, segni distintivi delle creazioni di Sadie, sono distorti e piegati ai concetti di controllo e delle prospettive architettoniche che esaltano le forme femminili per creare potenti silouhette” prosegue la nota del Consolato che ben descrive le linee dei capi presentati in passerella.

Per Londra l’evento è stato un modo per dar lustro all’industria britannica della moda che con un volume d’affari da 66 miliardi di sterline rappresenta ilo 6% del prodotto interno lordo britannico in un mercato in cui la domanda di capi di abbigliamento femminili è in ascesa e ci si attende possa superare i 28 miliardi di sterline entro il 2021. “Sono particolarmente lieta di aver aperto per la prima volta le porte della mia residenza a un evento che coniuga la qualità della moda britannica, quella di Sadie Clayton in questo caso, con l’importanza dei messaggi di inclusione e diversità, temi al centro dell’agenda politica di Londra” ha evidenziato l’ambasciatrice Morris che per l’occasione ha sfoggiato una fine mise firmata proprio dalla Clayton.

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