Apre Antica Fonderia, in cucina Alba Esteve Ruiz

In Via del Pellegrino è arrivato Antica Fonderia, il ristorante dedicato alla griglia che vede il ritorno della chef Alba Esteve Ruiz, ex di Marzapane

Alba Esteve Ruiz
Brigata Antica Fonderia

Il panorama della ristorazione romana dà il benvenuto ad un nuovo arrivato, si chiama Antica Fonderia, si trova in Via del Pellegrino 64 ed è il locale di Cesare Bettozzi, già imprenditore italiano di  successo in America che, ora, ha deciso di scommettere sulla sua città d’origine, Roma.

Al comando dei fornelli di Antica Fonderia la giovanissima chef spagnola Alba Esteve Ruiz. Dopo aver detto addio a Marzapane in Via Velletri ed essersi concessa una breve pausa dal tran tran romano, la regina della carbonara è riapparsa sulla scena sotto nuove spoglie. Ad accompagnarla nella nuova cucina una brigata di giovani dal curriculum raffinato, in sala (come sempre) suo marito, lo chef sommelier Michel Magoni.

Il desiderio di Bettozzi era quello di creare un luogo che unisse la ruvida e semplice arte della brace all’elegante e complessa cucina mediterranea. Per permettere a due realtà tanto lontane tra loro di coesistere senza sovrapposizioni c’era bisogno di una figura disciplinata ma con una giovane creatività. L’incontro con Alba Esteve Ruiz, diligente ed estrosa professionista, ha permesso la realizzazione di Antica Fonderia.

Un “sogno americano” che diventa italiano.

Il concept 

Dalla cucina di Antica Fonderia escono piatti elaborati e studiati dalla chef iberica, tra cui la sua immancabile carbonara. Ma anche tagli estratti da carni di prima scelta cotti su una griglia argentina formata da 4 livelli, per offrire una vasta gamma di cotture. Come omaggio al fuoco, simbolo di Antica Fonderia, è stato previsto anche un forno a legna, fiore all’occhiello di questa novità.

L’offerta gastronomica si articola tra manzo di tipo Wagyu, Fiorentina, Rib eye di Angus e l’australiana Tomahauk, per quanto riguarda la griglia. Ma anche crostacei alla brace e delicatezze marchiate Alba Esteve Ruiz: ci sono gli “ever green” tra cui la già menzionata carbonara e il risotto al burro di Normandia alici del Cantabrico e zenzero candito e poi  le new entry come il cavolo cinese pag-choi con patate al burro noisette. 

Michel Magoni, compagno della Ruiz nella vita e nel lavoro, ha scelto una carta dei vini che viaggia tra l’Italia e la Francia per garantire infiniti abbinamenti cibo-vino. Una proposta dai connotati multietnici, come rappresentazione di un unico mondo senza confini, dove le infinite culture convivono pacificamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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